Valutazione degli indici di para subordinazione
di Redazione Scarica in PDFLa Cassazione Civile Sezione Lavoro, con sentenza 24 marzo 2023, n. 8466, ha stabilito che affinché sia configurabile un rapporto di cosiddetta para-subordinazione, devoluto alla competenza del giudice del lavoro, è necessario che la prestazione d’opera del collaboratore autonomo con l’ente preponente sia continuativa e personale, o prevalentemente personale, e che l’attività si svolga in connessione o collegamento con il preponente stesso, per contribuire al conseguimento delle finalità cui esso mira; i requisiti della c.d. para-subordinazione sono stati così ritenuti la continuatività, che ricorre quando la prestazione non sia occasionale ma perduri nel tempo ed importi un impegno costante del prestatore a favore del committente, la coordinazione, intesa come connessione e collegamento funzionale con l’attività del preponente stesso, per contribuire alle finalità cui esso mira, e la natura prevalentemente personale della prestazione svolta.