L’uso aziendale rientra nelle fonti sociali
di Redazione![](https://www.eclavoro.it/wp-content/uploads/2016/09/giustizia6.jpg)
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 16 novembre 2016, n. 23351, ha stabilito che l’uso aziendale appartiene al novero delle c.d. fonti sociali – tra le quali vanno considerati sia i contratti collettivi sia il regolamento d’azienda – definite tali perché, pur non costituendo espressione di funzione pubblica, neppure realizzano meri interessi individuali, in quanto dirette a conseguire un’uniforme disciplina dei rapporti con riferimento alla collettività impersonale dei lavoratori di un’azienda. L’uso aziendale pertanto agisce sul piano dei singoli rapporti individuali allo stesso modo e con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale; ne consegue che le fonti collettive, nazionali e aziendali, sono legittimate a disporre una modifica in peius del trattamento in tal modo attribuito, non applicandosi né l’articolo 1340 cod. civ. – (che postula la volontà, tacita, delle parti di inserire l’uso nel contratto) – né, in generale, la disciplina civilistica sui contratti – (con esclusione, quindi, di un’indagine sulla volontà del datore di lavoro e dei sindacati) – né, comunque, l’articolo 2077 cod. civ., comma 2.
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