27 Aprile 2021

Tutele previdenziale della malattia e per i lavoratori fragili alla luce del Decreto Sostegni

di Redazione

L’Inps, con messaggio n. 1667 del 23 aprile 2021, ha offerto istruzioni operative per il riconoscimento delle tutele di cui all’articolo 26, D.L. 18/2020, nei confronti dei lavoratori dipendenti del settore privato sottoposti a provvedimenti di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva e di quelli ritenuti particolarmente a rischio per specifiche patologie, c.d. fragili.

L’articolo 15, D.L. 41/2021, ha esteso al 30 giugno 2021, per i lavoratori fragili, l’equiparazione del periodo di assenza dal lavoro a degenza ospedaliera e ha precisato che la tutela è riconosciuta al lavoratore laddove la prestazione lavorativa non possa essere resa in modalità di lavoro agile e che tale periodo non viene computato ai fini del comporto.

Pertanto, sulla base del nuovo quadro normativo, l’Istituto procederà al riconoscimento della tutela ai lavoratori fragili del settore privato assicurati per la malattia, dal 17 marzo 2020 al 31 dicembre 2020 e dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021, compatibilmente con la disponibilità e nei limiti delle risorse finanziarie assegnate, secondo la specifica disciplina di riferimento per la categoria lavorativa e il settore di appartenenza.

In relazione alla quarantena, viene precisato che per la gestione dei certificati giacenti pervenuti nel corso del 2020, le Strutture territorialmente competenti procederanno al riconoscimento della tutela della quarantena con sorveglianza attiva o permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva in tutti i casi in cui sia stato prodotto un certificato di malattia attestante la quarantena, anche laddove non sia stato possibile reperire alcuna indicazione riguardo al provvedimento dell’operatore di sanità pubblica, con l’eccezione di quei certificati nei quali la diagnosi riportata è espressamente riferita a “ordinanza dell’autorità amministrativa locale” (come già precisato nel messaggio Inps n. 3653/2020).

 

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