La settimana finanziaria
di Mediobanca S.p.A.IL PUNTO DELLA SETTIMANA: il terzo trimestre in otto grafici
Fig.1: La guerra in Ucraina ha fatto aumentare notevolmente i prezzi dell’energia e dei generi alimentari, aggravando le pressioni inflazionistiche in atto in tutto il mondo. Le imprese hanno continuato a farsi carico dell’aumento dei costi dell’energia, dei trasporti e della manodopera e, quando possibile (in condizioni di domanda elevata e mercato del lavoro solido), hanno trasferito questa pressione sui consumatori. | Fig.2: Conseguentemente, si è assistito ad un progressivo calo della fiducia dei consumatori e delle imprese, attualmente coerenti con livelli recessivi su entrambe le sponde dell’Atlantico. Gli indicatori delle indagini sulle imprese segnalano una stagnazione della produzione in molte economie, mentre la fiducia dei consumatori è scesa nella maggior parte delle economie avanzate. |
Fig.3: La perdita di slancio economico è visibile a livello globale, ma soprattutto in Europa dove gli indicatori economici indicano un periodo prolungato di crescita ridotta. | Fig.4: Si osserva un miglioramento delle strozzature delle catene di produzione. Le scorte sono in normalizzazione, grazie all’aumento della produzione e alla moderazione della domanda aggregata. I costi di trasporto si sono dimezzati rispetto al picco. I tempi di consegna, soprattutto nelle economie avanzate, si sono accorciati. Questo allentamento non si è ancora è riflesso nel calo dell’inflazione. |
Fig.5: L’inflazione ha impresso una nuova accelerazione al processo di inasprimento della politica monetaria con un’accelerazione del passo di inasprimento in settembre. Tuttavia, l’aumento contemporaneo dei tassi di interesse, amplificano l’impatto delle rispettive politiche e il rischio di frenare l’economia globale. | Fig.6: Le condizioni finanziarie si sono inasprite perché le banche centrali hanno risposto in modo sempre più vigoroso a un’inflazione superiore all’obiettivo. |
Fig.7: Il dollaro US si è ampiamente apprezzato rispetto alle valute delle economie avanzate (AE). A causa del precedente inasprimento del monetario statunitense e della crisi energetica europea in corso, il biglietto verso ha raggiunto il livello più alto rispetto all’euro e allo yen in oltre due decenni. Il ritmo dell’apprezzamento del dollaro è stato insolitamente rapido. | Fig.8: Le decisioni di politica fiscale del nuovo governo britannico (tetto al prezzo dell’energia e annuncio di riduzione delle imposte in deficit) hanno innescato un aumento del premio per il rischio paese, pressioni sulla sterlina ed un contagio sui mercati obbligazionari. Rendendo necessario un intervento della BoE, effettuerà acquisti temporanei di GILT a lunga scadenza fino 14 ottobre, al fine di preservare la stabilità del mercato. |
A cura di Teresa Sardena, Mediobanca SGR
SETTIMANA APPENA TRASCORSA
EUROPA: Inflazione Area Euro a doppia cifra
ASIA: torna sotto 50 l’indice PMI di settembre
USA: rimbalza la fiducia dei consumatori
MATERIE PRIME
I mercati delle materie prime hanno riflesso le complesse prospettive economiche. I prezzi dei metalli hanno proseguito il calo iniziato nel secondo trimestre, non da ultimo a causa dell’indebolimento dell’attività in Cina e dalla normalizzazione delle catene di approvvigionamento. Mentre i prezzi del petrolio hanno continuato a scendere a livello globale, i prezzi del gas naturale in Europa sono rimasti elevati a causa delle interruzioni delle forniture russe, con ripercussioni sostanziali sui titoli industriali e sui costi dell’elettricità. I prezzi del gas naturale e dell’elettricità sono rimasti altamente volatili, riflettendo la confluenza di sviluppi geopolitici e possibili dinamiche speculative.
LA PROSSIMA SETTIMANA: quali dati?
Europa: la settima prossima saranno pubblicati i verbali della riunione di settembre di politica monetaria della FED. In UK l’Office for Budget Responsibility (OBR) pubblicherà una prima iterazione delle sue previsioni fiscali, che saranno rese note venerdì prossimo. La chiave sarà la risposta del governo, in particolare se anticiperà la dichiarazione fiscale al 3 novembre (giorno della prossima riunione della BoE), invece che al 23 novembre. La conferenza del Partito Conservatore, che inizierà questo fine settimana, sarà un altro evento da tenere d’occhio, anche se l’intervento del premier Truss di giovedì non ha fatto sperare in un’inversione di politica.
Stati Uniti: La settimana prossima saranno pubblicati sia l’indice ISM per il mese di settembre sia il report sul mercato del lavoro, entrambi i dati saranno importanti per rivalutare il processo di tightening della Federal Reserve.
Asia: In Giappone saranno pubblicati gli indici Tankan sulla fiducia delle imprese, il dato sull’inflazione di Tokyo, i valori finali di settembre sui PMI manifatturiero, dei servizi e composito. In Cina sarà invece la volta dei PMI dei servizi e composito.
A cura della Funzione Asset Allocation
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