Riscatto periodi privi di contribuzione: i primi chiarimenti Inps
di Redazione Scarica in PDFL’Inps, con circolare 29 maggio 2024, n. 69, fornisce i primi chiarimenti in merito alla facoltà di riscatto di periodi non coperti da contribuzione, previsto dall’articolo 1, commi da 126 a 130 della Legge 30 dicembre 2023, n. 213, di bilancio per l’anno 2024.
La misura ricalca la fisionomia in precedenza prevista per il riscatto disciplinato dal D.L. 4/2019.
La circolare n. 69/2024 ripercorre i tratti salienti della misura che anzitutto è destinata ai c.d. “contributivi puri” e cioè a coloro che non presentano versamenti contributivi anteriori al 1° gennaio 1996.
È possibile riscattare un periodo massimo di 5 anni, che dal punto di vista temporale debbono collocarsi tra il 1° gennaio 1996 ed il 1°gennaio 2024, quindi immediatamente prima della vigenza della Legge di Stabilità.
Le annualità possono anche non essere consecutive e comunque attigue.
La possibilità di riscatto può essere esercitata rispetto alle gestioni dei lavoratori dipendenti, quelle autonome artigiani e commercianti, nonché rispetto alla Gestione Separata.
Per poter accedere al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione è necessario presentare apposita domanda nella finestra temporale costituita dal biennio 2024 – 2025, e quindi tra il 1° gennaio 2024 ed il 31 dicembre 2025.
Il calcolo dell’onere da riscatto dovuto viene determinato in base al sistema contributivo.