Riqualificazione e aspetti formali del contratto
di Redazione![](https://www.eclavoro.it/wp-content/uploads/2017/07/shutterstock_330165086.jpg)
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza dell’8 giugno 2017, n. 14296, ha stabilito che, per la riqualificazione di un rapporto di lavoro da autonomo a subordinato, il “nomen iuris” può rilevare solo in concorso con altri validi elementi differenziali o in caso di non concludenza degli altri elementi di valutazione. Occorre, invece, accertare se ricorre il requisito tipico della subordinazione, ovverosia se la prestazione dell’attività lavorativa è avvenuta alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore e se il lavoratore era inserito nell’organizzazione dell’impresa. Per gli altri caratteri dell’attività lavorativa, come la continuità, la rispondenza dei suoi contenuti ai fini propri dell’impresa e le modalità di erogazione della retribuzione, non assumono rilievo determinante, essendo compatibili anche con il rapporto di lavoro autonomo.
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