Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico
di Andrea ValiottoCarlo Maria Lomartire
Mondadori
Prezzo – 20,00
Pagine – 264
Agli occhi del lettore contemporaneo la storia del Ducato di Milano che fa seguito alla morte di Francesco Sforza risulta piena di avventure, lotte di potere, intrighi e misteri, e proprio per questo straordinariamente avvincente. Ce lo ricorda Carlo Maria Lomartire in questo secondo volume della sua trilogia dedicata a una delle più potenti dinastie del Rinascimento italiano. Se infatti è noto e acclarato che Galeazzo Maria, primogenito e successore di Francesco, rimase vittima di una congiura tanto da essere assassinato sul sagrato della basilica milanese di Santo Stefano, il macabro sospetto che suo figlio Gian Galeazzo Maria, legittimo erede, fosse morto avvelenato continuò a circolare per lungo tempo, dentro e fuori la corte milanese. Gettando un’ombra sul personaggio più spregiudicato e cinico della famiglia, Ludovico Sforza, detto «Il Moro» per la carnagione olivastra, la capigliatura corvina, gli occhi neri e fiammeggianti. Uomo di intelligenza sfolgorante, dotato di una sottile sensibilità politica e animato da un’ambizione insaziabile, Ludovico riuscì a fare di Milano oltre che una delle città più ricche, vivaci e ammirate d’Europa, un’invidiata capitale della creatività e della cultura. Fu proprio negli anni della sua reggenza che Milano accolse – insieme al Bramante e a tanti altri artisti, poeti e letterati – il genio di Leonardo da Vinci. Qui il pittore toscano attese ad alcune delle sue opere più celebri: dalla Dama con l’ermellino (che altro non era che il ritratto della bella e sensuale Lucia Gallerani, amante del Moro), all’Ultima cena, dalle costruzioni di macchine militari alla realizzazione del sistema di irrigazione dei Navigli, fino al progetto, rimasto incompiuto, di un colossale monumento equestre in onore del capostipite Francesco Sforza (il famoso Cavallo di Leonardo). Sullo sfondo, intrecciata a elementi narrativi che permettono al lettore di cogliere tutte le coloriture psicologiche dei protagonisti dell’epopea sforzesca, gli avvenimenti più importanti, rigorosamente documentati, che attraversano l’Italia del XV secolo: dalla congiura fiorentina dei Pazzi alla battaglia di Fornovo, dall’elezione di papa Giulio II alla discesa di Carlo VIII di Francia.
Nicola Zingaretti
Feltrinelli
Prezzo – 15,00
Pagine – 208
“Il nostro Paese, guidato dal primo governo nazionalpopulista dell’Europa occidentale, egemonizzato culturalmente e politicamente dalla nuova destra, rischia un declino inarrestabile. Rischia di rimanere isolato nell’Unione europea e diviso al suo interno, impaurito, incattivito e avvitato su se stesso. Impediremo il declino se sapremo cambiare. Riconoscendo senza reticenze gli errori e affrontando le ragioni delle sconfitte. Il primo passo sarà tornare a incontrarci, in tanti, per trovare insieme le soluzioni e costruire un’idea di società giusta.” L’Italia è entrata in una nuova fase molto pericolosa della sua storia repubblicana. Da quando la politica populista governa, tra promesse mancate e provvedimenti scellerati, miliardi di euro sono andati in fumo per l’innalzamento dello spread. La crescita si è fermata e va verso una flessione negativa. La disoccupazione giovanile è aumentata. Il debito ha raggiunto livelli record. Fuggono gli investitori, ma anche gli studenti. Senza confessarlo, si sta facendo largo una inquietante rottura storica della collocazione internazionale dell’Italia, con inedite e rischiose alleanze nel mondo delle democrazie illiberali. In poche settimane, da Paese primo fondatore del sogno europeo l’Italia si è trasformata in una mina vagante, considerata irresponsabile e del tutto inaffidabile. Nicola Zingaretti, segretario del Pd, in questi scritti e discorsi mostra che la posta in gioco è molto alta È necessario fermare la deriva della politica italiana prima che sia troppo tardi. Stiamo attraversando una grande trasformazione e abbiamo bisogno di immaginare una nuova idea di società, giusta nei confronti delle persone, per garantire un futuro di libertà e uguaglianza all’Italia e all’Europa. “Ora è tempo di scegliere. Di combattere perché l’avvenire torni a essere un luogo della speranza, della solidarietà, della giustizia, della libertà, delle opportunità per tutti. Di offrire un futuro all’Italia e all’Europa.” La politica italiana è alla deriva. Abbiamo bisogno di una nuova idea di società giusta.
Sinistre di tutto il mondo unitevi!
Boaventura de Sousa Santos
Castelvecchi
Prezzo – 15,00
Pagine – 144
Capitalismo, colonialismo e patriarcato: le sinistre del mondo, nate per lottare contro questi tre poteri dominanti, sembrano oggi languire in un interminabile interregno. Incapaci di guardare al contesto internazionale e alle correnti politiche ed economiche che lo governano, esse risultano insensibili alla diversità culturale e politica del mondo. Questo libro è un potente atto di denuncia contro le sinistre di ogni latitudine del globo – accusate di aver rinunciato alla propria vocazione sociale e di essersi arrese all’ideologia del mercato neoliberista – e, insieme, un appello ad aprirsi a una conoscenza reciproca articolandosi in unioni sia nazionali che internazionali. Usando il caso portoghese come centro catalizzatore della riflessione, il libro offre una lucida analisi dei diversi scenari della politica globale: lo smantellamento della democrazia in Brasile, le difficoltà del processo di pace in Colombia, la crisi istituzionale in Messico, le sfide delle sinistre in Spagna, i nuovi volti dell’imperialismo, i casi indiano, italiano, tedesco, francese, ecc. Attraverso questa profonda analisi l’autore propone soluzioni concrete affinché le sinistre del mondo possano ricostruirsi e ritrovare la loro originaria missione.
Massimo Recalcati
Einaudi
Prezzo – 14,00
Pagine – 104
Secondo il racconto dei Vangeli, Gesú, dopo l’Ultima Cena, si ritira nei pressi di un piccolo campo poco fuori Gerusalemme: è il Getsemani, l’orto degli ulivi. Alla testa di un gruppo di uomini armati, arriva Giuda che indica Gesú ai soldati baciandolo. Questo bacio è divenuto il simbolo dell’esperienza straziante del tradimento e dell’abbandono. Ma anche i suoi discepoli e Pietro stesso, il piú fedele tra loro, tradiscono il Maestro lasciandolo solo. Nella notte del Getsemani non c’è Dio, ma solo l’uomo. È lo scandalo rimproverato a Gesú: aver trascinato Dio verso l’uomo. La notte del Getsemani è la notte dove la vita umana si mostra nella sua piú radicale inermità. In primo piano c’è l’esperienza dell’abbandono assoluto, della caduta, della prossimità irreversibile della morte e della preghiera. La notte del Getsemani è la notte dell’uomo.
Flavio Soriga
Bompiani
Prezzo – 18,00
Pagine – 288
Questo libro racconta dell’essere figlio e dell’essere padre, del sangue che si dona e di quello che si riceve. Racconta della Sardegna d’inverno, dei paesi contadini e della sua più grande città di mare, del bisogno di scappare e della poesia dell’arrangiarsi, di giovani vite al confine tra il crimine e la noia, di romanzi mai scritti, della televisione italiana, di bambine da crescere, donne da amare, di caffè-libreria, stazioni e aeroporti. Il protagonista di questa storia è Aurelio Cossu, nato e cresciuto in un paesino vicino a Cagliari, un uomo che ha una compagna, una figlia, un lavoro in tivù. Aurelio, la cui vita dipende dalla generosità altrui, dalle donazioni di sangue di perfetti sconosciuti, è un uomo che non si ferma un istante, guidato da un sentimento di mai completa appartenenza, dal bisogno di trovare un senso ai molti destini che scorrono nelle sue vene. Intellettuale sui generis, lavoratore precario e scettico nel competitivo mondo della televisione, assume la grandezza di un antieroe mite e tenace per il modo in cui sa abbandonarsi pienamente ai momenti più improbabili dell’esistenza – come quando si trova alle prese con un misterioso latitante còrso, ai confini della legalità. Con voce avvolgente, che sembra seguire il rollio dei pensieri tra l’isola e la terraferma, Soriga dà vita a un racconto che è un sorprendente noir isolano, un reportage coraggioso sulla Sardegna più lontana dall’immaginario comune e un sorridente bilancio sul ruolo degli intellettuali nel nostro mondo distratto.