28 Luglio 2017

Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico

di Andrea Valiotto

Tarquinio il Superbo. Il re maledetto degli Etruschi

cover_Tarquino.inddThierry Camous

Salerno editrice

Prezzo – 22,00

Pagine – 288


Il più fastoso, il più potente dei re di Roma, colui che fece costruire i suoi monumenti più grandiosi e che impose ai Latini il suo potere, sarà considerato dai Romani un tiranno sanguinario. Il ricordo della sua dominazione basterà da solo a scongiurare per sempre il ritorno della monarchia. Ma il Superbo fu davvero un tiranno così megalomane e crudele? O tale giudizio esprime il punto di vista dei vincitori, che volevano vendicarsi del nemico etrusco e rovinarne la reputazione, dopo averne distrutto il potere e persino l’identità culturale? E ancora, i sette re, di cui tre etruschi, regnarono veramente su Roma come sostengono in coro gli storici greci e romani? Ripercorrendo le varie tappe di una leggenda, quella del re di Roma maledetto e superbo, l’autore cerca di scoprire le caratteristiche di un regno magnifico e crudele, quale fu la monarchia etrusca di Roma, indagando le cause della sua potenza.

 

Populismo e stato sociale

populismoTito Boeri

Laterza

Prezzo – 9,00

Pagine – 64


L’affermazione del populismo è figlia della perdita di credibilità della classe dirigente e di uno stato sociale che non è in grado di proteggere ampi strati della popolazione dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione e dal progresso tecnologico. Occorre dare risposte innovative, eliminando i trattamenti di favore di chi ha posizioni di potere e rendendo la protezione sociale più efficiente nel raggiungere chi ha davvero bisogno d’aiuto. La democrazia diretta invocata dai populisti rischia di sfociare nella dittatura della maggioranza. Il peggiore nemico del populismo sono i corpi intermedi della cosiddetta società civile: associazioni, partiti, sindacati, autorità indipendenti, amministrazioni pubbliche. La lucida analisi di una questione essenziale per il futuro del nostro mondo, e una proposta concreta sul tema dell’immigrazione.

 

Dentro l’inverno

Dentro l’invernoPeter Geye

Einaudi

Prezzo – 18,50

Pagine – 344


«L’ultima di quelle notti, si svegliò di soprassalto. Il fuoco si era spento e lui batteva i denti per il freddo. Quando uscí dalla tenda per riattizzare il fuoco, vide i pini sulla riva di fronte illuminati in controluce dai loro fuochi celesti: l’arancio e il rosso dell’aurora boreale brillavano in un firmamento tempestato di stelle. Doveva esserci un modo, pensò, per bruciare con quello stesso ardore». Un padre e un figlio. Il bisogno di una sfida e il desiderio di fuga li spingono a partire per un viaggio in canoa sulle tracce dei voyageurs. Se la dovranno vedere con le foreste selvagge del Minnesota e la ferocia dell’inverno. Troveranno fiumi in piena, crepacci, neve e animali selvatici. E vecchi avversari da affrontare a viso aperto, cosí come le loro paure e le loro debolezze, se vorranno tornare a casa vivi. Il vecchio Harry Eide scompare nelle regioni selvagge che circondano la cittadina di Gunflint, nel Minnesota. Non è la prima volta che si confronta con le foreste spazzate dal gelo invernale: trent’anni prima ci ha portato il figlio Gustav, allora diciottenne. Quando Harry viene dichiarato morto, è proprio Gustav a raccontare a Berit Lovig di quel lungo, estenuante inverno. Berit è la donna che amava suo padre e che, negli ultimi trent’anni, gli è stata vicina. Le racconta della paura, delle mappe imprecise, del freddo e della sensazione di non farcela. Soprattutto, le dice che quel viaggio era per Harry l’unico modo per mostrarsi degno di lei. Un tentativo disperato, per poco non finito in tragedia, ma che, come un’iniziazione, ha fatto del padre l’uomo che è stato e di Gus l’uomo che è.

 

La danza delle falene

La danza delle faleneBrian Freeman

Pickwick

Prezzo – 10,90

Pagine -432


Orme nella neve. Il rumore di un’auto che si allontana in velocità. Dentro la casa, un silenzio opprimente. Solo un gocciolio, lento e incessante, al di là di una porta. Quando Maggie gira la maniglia, il suono prende colore: suo marito è accasciato sul divano, in un lago di sangue. Di cadaveri come quello, la donna ne ha visti a centinaia nella sua carriera. Non c’è più niente da fare. I suoi occhi studiano la stanza: l’istinto del detective in cerca di indizi. Ma quello che trova è un mistero ancora più inquietante, perché sul pavimento, circondata di fumo, c’è la sua pistola, che poche ore prima aveva riposto sul comodino. Fuori, la tempesta di neve ha cancellato ogni orma. Sembrerebbe un brutto sogno, uno di quelli che costellano le notti di Maggie da un anno a questa parte. E invece è la realtà, peggiore di ogni incubo, perché tutte le prove sono contro di lei. Per questo la donna chiede aiuto all’unica persona di cui si fidi veramente: Jonathan Stride, suo amico e collega da dieci anni al distretto di polizia di Duluth, in Minnesota. Sarà lui, insieme al detective privato Serena Dial, a doverla togliere dai guai, nonostante la versione dei fatti raccontata dalla presunta assassina sia costellata di silenzi sospetti.

 

Diario di uno sfigato innamorato

Diario di uno sfigato innamoratoJake Wizner

Mondadori

Prezzo – 16,90

Pagine – 180


Vi avverto. Il testo che state per leggere è scioccante. Alcune parti vi faranno scuotere la testa per l’incredulità. Altre vi faranno arricciare il naso per il disgusto. Altre ancora potrebbero persino farvi venire voglia di precipitarvi fuori, nella notte tempestosa, strapparvi la camicia di dosso e ululare: “Perché, Dio, perché?”. O magari vi limiterete a mettervi comodi e sorridere, forti del fatto che non vi chiamate Shakespeare Shapiro, e che questa non è la vostra storia. Certo, la vita non è semplice per nessuno, ma se hai la sfortuna di avere due genitori che in un momento di follia hanno deciso di chiamarti Shakespeare c’è poco da fare: il tuo destino è segnato. O diventi un genio o resti uno sfigato senza rimedio. E a ben guardare, finora, la vita di Shakespeare Shapiro non è stata nient’altro che una serie di catastrofi, una dopo l’altra. Ma arrivato all’ultimo anno delle superiori, è determinato a cambiare le cose e a chiudere gloriosamente una fase molto lunga e per niente esaltante della sua esistenza. L’occasione propizia si presenta quando a scuola gli viene assegnato un progetto di scrittura creativa. Shakespeare inizia a stilare una cronaca dettagliatissima e spassosa di tutti i fatti mortificanti che hanno costellato i suoi primi diciassette anni, e lo fa in un modo talmente brillante da procurargli il rispetto e l’ammirazione dei compagni di classe e, forse, anche di una certa ragazza verso la quale Shakespeare ha un debole… Diario di uno sfigato innamorato è un libro spassoso e originale, un ritratto sfacciato e senza freni degli anni del liceo – non sempre “meravigliosi” – di un ragazzo come tanti.