Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico
di Andrea ValiottoStoria dell’Adriatico – Un mare e la sua civiltà
Egidio Ivetic
Il Mulino
Prezzo – 32,00
Pagine – 456
Un mare chiuso, un mare di passaggio, una frontiera tra Oriente e Occidente; un mare che ad un tempo unisce e divide; nell’Adriatico si sono intrecciate e sovrapposte molteplici vicende di natura politica, culturale, religiosa, nazionale. Anche i mari hanno una storia, come ci ha insegnato Braudel con il suo grande Mediterraneo. Questo libro ci racconta la storia dell’Adriatico dall’antichità a oggi: storia dei popoli che vi si sono affacciati, che da sponda a sponda hanno commerciato e navigato, hanno imposto il loro dominio, come Bisanzio e poi Venezia e gli Ottomani; e volta a volta hanno convissuto o si sono scontrati, come l’Impero asburgico e l’Italia, il mondo occidentale e il mondo comunista, i paesi generati dalla ex Jugoslavia. Una storia millenaria di rotte e traffici, guerre e convivenze, che compone il ritratto di una civiltà che si è fatta sul mare, grazie al mare.
Presunto colpevole – Gli ultimi giorni di Craxi
Marcello Sorgi
Einaudi
Prezzo – 13,00
Pagine – 138
Perché alla fine del 1999 non fu possibile costruire un corridoio umanitario per far rientrare in Italia da Hammamet Bettino Craxi, gravemente malato, e farlo operare e curare in un centro specializzato senza che fosse arrestato? «La mia libertà equivale alla mia vita», dirà fino all’estremo il leader socialista per spiegare il rifiuto di accettare il carcere e la decisione di restare in Tunisia, dove muore il 19 gennaio 2000. Nel resoconto della trattativa, oltre ai familiari del leader socialista si affacciano il governo, il Quirinale, il Vaticano, l’America e la Cia, i magistrati di Mani pulite e i socialisti dispersi dall’inchiesta su Tangentopoli. Il caso Craxi rappresenta l’ultimo scorcio del Novecento italiano, sospeso tra la caduta del Muro di Berlino, il crollo della Prima Repubblica e l’alba dei poteri forti che s’impongono all’inizio del nuovo secolo.
Anime prigioniere – Cronache dal Muro di Berlino
Ezio Mauro
Feltrinelli
Prezzo – 18,00
Pagine – 208
Le fughe folli e l’ipnosi del potere, i divieti, i permessi, le minacce e i silenzi. Berlino: cronaca dell’ultima rivoluzione nel cuore dell’Europa. “I primi ad accorgersi che qualcosa stava cambiando furono i cani da confine. Venivano addestrati la notte, perché le fughe quasi sempre si tentavano nel buio, non avevano contatti sociali, mangiavano solo ogni due giorni per essere più aggressivi. Ammaestrati a inseguire l’odore del grande sospetto che avviluppava l’intera Ddr, i cani del Muro non potevano riconoscere il profumo della libertà che si spargeva nelle strade dell’Est europeo, arrivando a disperdersi sulle porte di Berlino.” Tutti sappiamo cosa è successo il 9 novembre 1989 a Berlino, quando, all’interno dei 108.000 chilometri quadrati della Ddr, il blocco comunista si sgretola e si affranca dalla prigionia del Muro, che separava il mondo correndo per 156 chilometri e divideva così una città e l’Europa intera. Era un simbolo del titanismo totalitario, non una semplice barriera: era un’arma. Ed era destinato a fallire. La caduta del Muro riunisce le due Berlino, che in una notte ritornano per sempre una sola città, e libera il pezzo di Europa che per decenni era finito dietro la Cortina di ferro, segnando il passaggio da un’epoca all’altra. È l’ultima rivoluzione nel cuore dell’Europa. È una storia che sa dove vuole andare, e adesso sta correndo. Ma, come tutte le grandi storie, nasconde il suo segreto nei dettagli. Nei gesti, nei passi e nei ripensamenti dei suoi protagonisti. Ezio Mauro ricostruisce in una cronaca serrata, corale e politica, il romanzo di Berlino e della sua ossessione di pietra, fino alla capitolazione finale, fino a quando ”il Muro non garantisce ormai più il potere e il potere non protegge più il Muro. Questa è la formula della caduta, la chiave di Berlino, il saldo del Novecento”.
Lorenza Ghinelli
Marsilio
Prezzo – 14,00
Pagine – 336
Nina ha dieci anni ed è diventata sorda in seguito a un incidente stradale. I genitori, decisi a lasciarsi quel trauma alle spalle, si trasferiscono in una nuova casa che confina con il parco. Una sera, come sempre, Nina spegne l’impianto cocleare che le permette di sentire e si addormenta. Una musica però la sveglia. Una musica che non dovrebbe e non potrebbe percepire. Nina si alza e la segue. Nello stesso istante, nel cuore della notte, un ragazzo viene ucciso. Non sarà l’unica volta che la bambina sentirà quella canzone, non sarà l’unica volta che, al ritmo di quelle note allegre e inquietanti, qualcuno verrà aggredito. Come può Nina ascoltare quella musica senza indossare il suo audioprocessore? E perché nessun altro la sente oltre a lei? Cosa significano le strane visioni che ha in quei momenti? Sono solo alcune delle domande a cui la bambina dovrà trovare risposte, per interrompere la spirale di violenza che minaccia di inghiottirla. Al suo fianco si schiereranno il fratello Alfredo e due sue compagne di classe, Rasha e Nur. Per Nina, poi, si rivelerà determinante l’incontro con l’anziana Rebecca – la sua vicina di casa –, perseguitata da un oscuro passato: se per Rebecca la bambina è un raggio di sole, agli occhi di Nina la vecchia è la nonna che ha perduto. Ma per essere risolti, gli inferni devono essere attraversati.
Federico Quaranta
Sperling & Kupfer
Prezzo – 16,90
Pagine – 224
Solo l’albero che ha coscienza delle proprie radici potrà permettersi di avere una chioma rigogliosa con rami molto estesi. Da anni Federico Quaranta gira l’Italia per raccontarne la bellezza e i sapori, scoprendo che dietro i prodotti d’eccezione che la nostra terra ci regala, si nascondono storie altrettanto eccezionali. Uomini e donne che hanno rifiutato di abbandonare i luoghi di origine, i mestieri antichi, la coltivazione di piante locali poco richieste o l’allevamento delle specie autoctone, e hanno scelto di restare e valorizzare secoli di conoscenza. Da soli, con il cuore al passato e l’occhio al futuro, si sono impegnati a riportare in vita le tradizioni e a consegnarle a noi oggi, forti e produttive. Come ha fatto Walter che, ripiantando un vitigno dimenticato dei Colli Tortonesi, produce uno dei migliori vini bianchi al mondo; o Luigi, uno degli ultimi maestri d’ascia di Genova, che sta trasmettendo il suo sapere a Kamal; o Manuel che crea un rarissimo pecorino in anfora. Da vero cantastorie, Federico Quaranta li ha incontrati, ha lavorato con loro e si è fatto raccontare le scelte di vita, in direzione ostinata e contraria, dimostrando che, con intelligenza e sensibilità, è possibile crescere in sintonia con la natura, amando e conservando – anziché distruggere – il nostro territorio. Basta seguire la vocazione scritta nel nostro dna e nella nostra storia: perché dove si trovano le radici c’è anche la linfa migliore per crescere.