9 Ottobre 2020

Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico

di Andrea Valiotto

Caracalla

Alessandro Galimberti

Salerno editrice

Prezzo – 19,00

Pagine – 256

Calvo, di bassa statura, ma dotato di un fisico possente, univa doti straordinarie – una notevole resistenza al caldo e al freddo e una capacità fuori dal comune di sottoporsi a esercizi faticosi e prolungati – a un temperamento sanguigno e poco incline al compromesso. Avido di potere e per questo animato da profondo odio prima contro il prefetto del pretorio Plauziano e poi contro il fratello, riuscí a mantenere buoni rapporti con la madre anche dopo la morte di Geta, nonostante ella avesse manifestato le sue preferenze per quest’ultimo. Sebbene si sia tentati di credere il contrario, Caracalla godette di una grande popolarità: fu amato soprattutto dai soldati, legionari e pretoriani, con i quali si dimostrò sempre molto generoso, ma anche dalla plebs, come mostrano in maniera emblematica il successo delle terme ma anche della veste da lui brevettata, il caracallus. Ecco perché – vuoi anche per la pochezza del successore – alla sua morte fu divinizzato e fu rimpianto amaramente.

 

Ancora bigotti

Edoardo Lombardi Vallauri

Einaudi

Prezzo – 12,00

Pagine – 168

Questo libro sostiene l’ipotesi non ovvia che la «morale per eccellenza», cioè quella che riguarda il sesso, sia una delle cose in cui la nostra civiltà è progredita di meno negli ultimi 4000 anni. Chi ritiene di non avere limiti non oserebbe mai farlo in piú di due. Tutte le coppie ostentano una stretta monogamia, e ogni contatto con terzi è considerato un tradimento che può distruggere il rapporto. Anche i giovanissimi vivono sostanziali matrimoni di reciproca sorveglianza. E mentre tutti si dichiarano libertari, di fatto si danneggia continuamente la reputazione delle persone a partire dai loro comportamenti sessuali. Nel profondo la morale sessuale è mutata pochissimo, e per alcuni aspetti sta tornando indietro, come segnalano molti intellettuali. Il libro si rivolge a coloro che sono perplessi rispetto al perdurante ruolo degli insegnamenti cattolici nel condizionare la mentalità comune, e rispetto ai principî cui obbedisce tuttora il legislatore in materia di diritto di famiglia. E viene incontro ai figli – e alle figlie – di genitori piú o meno dichiaratamente repressivi. Ma soprattutto, vuole indurre a dubitare della propria convinzione di essere liberi.

 

Gita al fiume

Olivia Laing

Il Saggiatore

Prezzo – 24,00

Pagine – 304

È il solstizio d’estate, il giorno in cui «si dice che la barriera tra i due mondi si assottigli», quando Olivia Laing, per superare la crisi depressiva che la attanaglia, decide di partire. Viene irresistibilmente attratta dall’acqua – l’acqua placida di un particolare fiume del Sussex, l’Ouse, quello in cui nel 1941 Virginia Woolf, dopo aver riempito di sassi le tasche del cappotto, si lasciò annegare. Lo spettro dell’autrice di Gita al faro pervade queste pagine ed è, insieme ad altri illustri fantasmi – Shakespeare, Omero, Auden –, il compagno instancabile che guida la scrittura poetica di Olivia Laing. Il risultato è un libro che rifiuta di essere arginato: un fiume in piena, sinuoso e alimentato da tanti affluenti – racconto, riflessione sul paesaggio, memoir, saggio biografico –; un oggetto letterario impossibile da incanalare, che ci trascina come una corrente nel profondo dell’anima di una grande scrittrice.

 

I prati dopo di noi

Matteo Righetto

Feltrinelli

Prezzo – 15,00

Pagine – 176

Mentre le pianure arroventate sono in fiamme, la montagna rappresenta l’ultimo, precario, rifugio. E in un monastero alle pendici dei monti vive Bruno, un ragazzo gigantesco, “magro e alto come un ontano verde”, che si sente particolarmente legato agli animali minuti, insetti soprattutto: “Mio papà diceva,” racconta a chi gliene chiede il motivo, “che i più grandi devono prendersi cura dei più piccoli”. La sua mansuetudine, lo sguardo fantasioso e candido fanno sì che a molti sembri uno sciocco, eppure sono proprio quelle doti a renderlo capace di comprendere cose che ai più non è dato vedere né sentire. Nell’abbazia gli viene così affidata la cura degli apiari, fondamentali per il pregiato miele, la propoli, l’idromele, gli unguenti e la cera delle candele. Ma le api sono preziose anche perché è grazie a loro che la natura può rigenerarsi, e Bruno ne diventa fedele custode. Sulle Alpi vive anche il vecchio Johannes. Convinto che il pianeta stia per soccombere a causa dell’avanzata dei nuovi barbari, parte per l’Ortles, la montagna sacra che la leggenda vuole abbia un tempo ospitato in perfetta armonia uomini, animali e piante. Nel cammino verso il sacro monte, Johannes e Bruno sono destinati a incontrarsi fra loro e con Leni, una vivace bambina sordomuta rimasta sola al mondo.

 

Coral Glynn

Peter Cameron

Adelphi

Prezzo – 12,00

Pagine – 212

Ci sono libri – anche grandi libri – che si ricordano magari per la storia, o i personaggi, o le atmosfere. Poi ce ne sono altri, più rari e sfuggenti, che all’universo parallelo della letteratura arrivano in un modo diverso – curvando lo spaziotempo della narrazione per portarci in una scena che, al di fuori delle loro pagine, sembra non voler esistere. Ad esempio in una grande villa nella campagna inglese del 1950, dove Coral, che al mondo non ha più nulla e nessuno, arriva per assistere la padrona di casa. È l’inizio di un viaggio lieve, doloroso e imprevedibile, difficile da rac­contare e impossibile da dimenticare, che Peter Cameron ci invita a intraprendere con una sola promessa: quella di guidarci, per minuscoli slittamenti delle emozioni, a un finale che non ci aspetteremmo – e di farci sentire improvvisamente molto vicini al «cuore dorato e incandescente dell’universo.