Part-time per i pensionandi: decreto in Gazzetta
È stato pubblicato sulla G.U. n.115 del 18 maggio il decreto 7 aprile del Ministero del Lavoro, che disciplina le modalità di riconoscimento degli incentivi al passaggio al lavoro part-time in prossimità del pensionamento di vecchiaia, ai sensi dell’art.1, co.284, L. n.208/15, come modificato dall’art.2-quater, co.3, D.L. n.210/15.
I lavoratori dipendenti del settore privato, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria o alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, assunti con contratto a tempo pieno e indeterminato, che maturano entro il 31 dicembre 2018 il requisito anagrafico per il conseguimento della pensione di vecchiaia e che hanno maturato i requisiti minimi di contribuzione per il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia possono stipulare, in accordo col datore di lavoro, un “contratto di lavoro a tempo parziale agevolato” che trasformi il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, con riduzione dell’orario di lavoro in misura compresa tra il 40% e il 60%. La durata di tale contratto è pari al periodo intercorrente tra la data di accesso al beneficio e la data di maturazione, da parte del lavoratore, del requisito anagrafico per il diritto alla pensione di vecchiaia. Mensilmente sarà corrisposta al lavoratore, da parte del datore di lavoro, una somma pari alla contribuzione previdenziale ai fini pensionistici a carico del datore di lavoro relativa alla prestazione lavorativa non effettuata e sarà riconosciuta la contribuzione figurativa commisurata alla retribuzione corrispondente alla prestazione lavorativa non effettuata in ragione del contratto di lavoro a tempo parziale agevolato.
Il decreto, operativo solo in seguito all’emanazione di una circolare esplicativa da parte dell’Inps, indica la procedura da seguire per accedere al beneficio.