10 Gennaio 2023

Le novità 2023 in attesa del Decreto Lavoro

di Luca Vannoni

I tempi stretti per l’approvazione e le risorse finanziarie limitate hanno fatto sì che le misure, nella Legge di Bilancio 2023 (L. 197/2022), che interessano i rapporti di lavoro e l’amministrazione del personale, siano limitate a pochi interventi lungo direttrici già viste in passato.

Riguardo alle agevolazioni, si ripropongono, con un aumento del limite massimo a 8.000 euro, l’esonero contributivo under 36 e quello donne L. 92/2012, ora in attesa di autorizzazione da parte dell’UE e dei provvedimenti amministrativi di prassi per l’innesco. Fra l’altro, com’è noto, i precedenti esoneri under 36 e donne ex L. 92/2012 rafforzati, pur essendo potenzialmente in vigore fino a fine 2022, da luglio erano inutilizzabili per lo scadere del Temporary Framework (UE): speriamo che il provvedimento 2023 abbia sorte migliore.

Riguardo al rapporto di lavoro, la novità più interessante riguarda le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato, riferite ad attività di natura stagionale di durata non superiore a 45 giornate annue per singolo lavoratore: i conosciuti PrestO, per soggetti individuati dalla L. 197/2022, potranno trovare un utilizzo consistente visti i vantaggi di costo rispetto ai contratti a tempo determinato ordinari.

Le novità più interessanti per il 2023 dovrebbero arrivare a fine gennaio 2023, con un apposito Decreto Lavoro, dove si annuncia la rimozione delle causali nei contratti a tempo determinato e una serie di semplificazioni che dovrebbero coinvolgere gli obblighi informativi così come modificati dal D.Lgs. 104/2022, dov’è auspicabile che, almeno per quanto riguarda i congedi e le ipotesi di assenze dal lavoro tutelate, sia possibile un rinvio alla contrattazione collettiva applicata.

 

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