Lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura: prime indicazioni Inps
di Redazione Scarica in PDFL’Inps, con circolare 12 dicembre 2023, n. 102, fornisce le prime indicazioni in merito agli adempimenti connessi al lavoro a tempo occasionale a tempo determinati in agricoltura.
Tale tipologia di rapporto si inserisce nel più ampio contesto della modifica apportata dalla Legge 29 dicembre 2022, n. 197, di bilancio per l’anno 2023, per quanto concerne la materia delle prestazioni occasionali, ed in particolare del divieto introdotto rispetto all’ambito del settore agricolo, al quale ha fatto appunto da contrappeso l’introduzione del lavoro occasionale a tempo determinato.
La circolare n. 102/2023 individua le condizioni al verificarsi delle quali è possibile ricorrere al lavoro occasionale a tempo determinato.
In primo luogo, è necessario che le attività siano connotate dalla stagionalità, con durata del contratto non superiore ai dodici mesi, e concreto numero delle giornate circoscritto a 45 giorni su base annua per ciascun lavoratore.
Vi è poi una limitazione rispetto alla platea dei soggetti potenzialmente occupabili con la formula del lavoro occasionale a tempo determinato, tra i quali rientrano i disoccupati ed i percettori di precise prestazioni previdenziali ed assistenziali, i pensionati, i giovani con età inferiore a 25 anni ed impiegati in un ciclo di studi, i detenuti o internati ammessi al lavoro esterno, ovvero in regime di semilibertà.
Ulteriore vincolo è poi l’assenza di un pregresso rapporto subordinato (sia esso come OTD, sia come OTI) nell’arco dei tre anni anteriori all’inizio della prestazione LOAgri.
La circolare n. 102/2023 ricorda quali sono le aliquote contributive da applicare ai citati rapporti di lavoro, e l’obbligo di trasmissione della Comunicazione Obbligatoria, preventivamente rispetto all’inizio del rapporto.