29 Settembre 2015

La “telematizzazione” del diritto del lavoro nel segno della Semplificazione

di Cristian Valsiglio

 

Il D.Lgs. n.151/15, dal titolo suggestivo “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183”, pubblicato in G.U. n.221 del 23 settembre, S.O. n.53, affronta temi particolarmente sentiti da chi quotidianamente si occupa di adempimenti amministrativi collegati alla gestione del personale.

Tale fenomeno di semplificazione è realizzato anche mediante la “telematizzazione del rapporto di lavoro”.

Molte sono ancora le procedure e le discipline eccessivamente e inutilmente complesse e, in queste poche righe, mi soffermerò su cosa poteva – e potrà – essere ancora fatto in ottica semplificatrice.

Citerò di seguito solo alcuni temi, non avendo la presunzione di essere particolarmente originale e innovativo, nella consapevolezza di essere compreso rapidamente dal lettore, che con attenzione svolge i predetti adempimenti quotidianamente, scontrandosi con una realtà che desidera “Semplificazione”.

Penso alla gestione dell’ANF, ancora ancorata a una richiesta in formato cartaceo, tramite un modello complicato anche per gli addetti ai lavori, da riproporre annualmente al datore di lavoro allegando ogni volta la documentazione più volte riprodotta (es. la carta d’identità del coniuge). Forse in tal senso una semplificazione nella definizione del reddito del nucleo familiare, la possibilità di eliminare firme ridondanti, la possibilità di accedere a piattaforme on line di presentazione della domanda, l’evitare inutili documentazioni da allegare, potrebbe essere un bel passo in avanti.

Penso, altresì, al rapporto biennale delle pari opportunità, da predisporre e inviare biennalmente alla Consigliera delle Pari opportunità; i dati non potrebbero essere facilmente rinvenibili nell’Uniemens?

Anche in tema di infortuni forse era possibile pensare all’eliminazione dei questionari degli infortuni in itinere, ulteriore adempimento del datore di lavoro e del lavoratore, che spesso rallentano e creano incertezza nel recupero delle somme, ove anticipate ai sensi dell’art.70, d.P.R. n.1124/65.

La vera semplificazione non può che avvenire tramite la collaborazione assidua di imprese, ordini professionali, associazioni di categoria e Governo.

Attendiamo la prossima puntata.

 

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