7 Aprile 2016

Ispettorato nazionale del lavoro: lo stato dell’arte per la nuova agenzia

di Fabrizio Nativi

 

Il D.Lgs. n.149/15 prevede che, al fine di evitare la sovrapposizione di interventi ispettivi, è istituito l’Ispettorato nazionale del lavoro, a cui saranno demandate tutte le attività ispettive già eserciate dal Ministero del lavoro, dall’Inps e dall’Inail, compresa la programmazione della vigilanza, che verrà accentrata presso la nuova agenzia.

Al fine di assicurare l’uniformità dell’azione ispettiva, ai funzionari ispettivi dell’Inps e dell’Inail saranno estesi i poteri già assegnati al personale ispettivo del Ministero del lavoro e verrà loro assegnata anche la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. L’operatività della nuova agenzia è subordinata all’approvazione dei decreti di cui all’art.5 del decreto, relativi all’organizzazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell’Ispettorato e la contabilità finanziaria ed economico patrimoniale relativa alla sua gestione. Lo schema del primo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, quello relativo al funzionamento dell’Ispettorato, prevede una struttura piuttosto snella: due sole direzioni centrali, una amministrativa e una di coordinamento della vigilanza, 4 ispettorati interregionali, 74 sedi territoriali, con l’accorpamento di alcune sedi provinciali delle attuali Direzioni del Lavoro.

Lo schema di decreto chiarisce che l’emanazione degli atti consequenziali all’azione ispettiva è di esclusiva competenza dell’Ispettorato, cui compete tutta la programmazione del personale ispettivo dell’Ispettorato, dell’Inps e dell’Inail. Le circolari interpretative e direttive dell’Ispettorato saranno vincolanti anche per il personale dipendente degli Istituti previdenziali. Dovranno essere individuate procedure volte ad assicurare l’uniformità dell’azione, eventualmente anche mediante un controllo preventivo degli atti emanati dagli ispettori.