Inps: tutti i rinnovi delle pensioni e delle prestazioni per l’anno 2024
di Redazione Scarica in PDFL’Inps, con circolare 2 gennaio 2024, n. 1, fornisce tutte le informazioni in merito al rinnovo dei trattamenti pensionistici, anche in merito agli importi, e delle prestazioni assistenziali.
In primo luogo, la circolare passa in rassegna la rivalutazione dei vari trattamenti previdenziali, partendo dal criterio del cumulo perequativo che consente di considerare tutti i trattamenti pensionistici percepiti dal titolare.
La circolare n. 1/2024 indica poi gli indici di rivalutazione, definitivo per il 2023 e provvisorio per il 2024 (fatto quindi salvo il conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione nell’anno successivo), nonché le concrete modalità di attribuzione delle medesime rivalutazioni, a seconda del posizionamento del trattamento pensionistico percepito, rispetto a quello minimo.
Vengono poi specificate le modalità di incremento delle pensioni di importo pari o inferiore al minimo, secondo quanto previsto in via provvisoria per le annualità 2023 e 2024 dalla Legge 29 dicembre 2022, n. 197, di bilancio per l’anno 2023.
La circolare n. 1/2024 passa in tal senso anche in rassegna le caratteristiche di tale previsione, tra le quali la circostanza secondo la quale ai fini della corresponsione dell’incremento non rilevano i redditi posseduti dal soggetto, ma appunto soltanto l’importo del trattamento pensionistico.
Oltre alle varie forme di rivalutazione, viene poi declinato il ruolo di sostituto di imposta dell’Istituto nel momento in cui eroga trattamenti pensionistici.
Viene in particolare ribadito come la determinazione delle imposte e delle annesse detrazioni avvenga rispetto alle somme concretamente erogate dall’Istituto.
Sul punto viene confermato come particolari esigenze, quali l’applicazione di una maggiore aliquota marginale, come la volontà di non usufruire delle detrazioni, debba essere comunicata e confermata annualmente.
Per quanto concerne la tempistica, viene ribadito lo spazio temporale comprendente anche i mesi di gennaio e febbraio 2024, per completare le eventuali operazioni di conguaglio fiscale che abbiano restituito un risultato a debito.