Inps: sì agli incentivi anche per le assunzioni in contratti di espansione
di Redazione Scarica in PDFL’Inps, con messaggio 18 aprile 2023, n. 1450, ha confermato la possibilità di fruire delle agevolazioni previste dalla vigente normativa anche in ipotesi di assunzioni effettuate all’interno del piano stabilito dal contratto di espansione.
Dopo una ricognizione normativa, tesa anche a ribadire come la legge di bilancio per l’anno 2022 abbia previsto per gli anni 2022 e 2023 la possibilità di accesso per le aziende che contano almeno 50 (o più dipendenti), anche per effetto di eventuali aggregazioni stabili di imprese, il messaggio Inps n. 1450/2023 conferma – sentito il parere del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – la possibilità di fruire di eventuali agevolazioni per assunzioni effettuate in attuazione del contratto di espansione.
Due in particolare sono i punti (tra quelli previsti dall’art. 31 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150) sotto la lente di ingrandimento che anche dopo attenta analisi non risultano essere ostativi.
In primo luogo, quello inerente all’impossibilità di fruire di agevolazioni laddove le assunzioni siano espressione di obblighi di legge o di contratto collettivo.
Sul punto viene precisato come l’astratta previsione di nuove assunzioni – peraltro necessarie a realizzare il ricambio generazionale alla base dell’istituto in esame (e che quindi deve necessariamente essere contenuta nel contratto di espansione) – non è ostativa della fruizione degli incentivi, in quanto non può essere assimilata agli obblighi derivanti da norme di legge o di contratto collettivo (come ad esempio quelli connessi al rispetto delle quote di riserva per la normativa sui disabili, ovvero quelle sanciti da alcuni contratti collettivi in caso di cambio appalto).
Viene poi chiarito in via ulteriore che, in ipotesi di ricorso al contratto di espansione, è possibile fruire di eventuali agevolazioni anche laddove siano in atto riduzioni di orario.