Inps: reddito di cittadinanza alla luce della Legge di bilancio 2023
di Redazione Scarica in PDFL’Inps, con circolare 12 luglio 2023, n. 61, ha fornito chiarimenti in merito alle revisioni al reddito di cittadinanza introdotte dalla Legge 29 dicembre 2022, n. 197.
La circolare precisa come il proprio obbiettivo sia circoscritto all’ambito della Legge di bilancio per l’anno 2023, rinviando a successive comunicazioni i chiarimenti scaturenti dal Decreto Legge 4 maggio 2023, n. 48, come convertito con Legge 3 luglio 2023, n. 85 (c.d. Decreto Lavoro).
La circolare Inps n. 61/2023 si sofferma sui punti che sono stati modificati dalla Legge di bilancio 2023, a partire dalla durata della prestazione, che a decorrere dal 1° gennaio 2023 risulta decurtata rispetto al testo originario, fatta eccezione per le previsioni riguardanti nuclei caratterizzati dalla presenza di persone con disabilità.
Vengono poi fornite indicazioni circa la determinazione del beneficio economico, con evidenza della componente A (ad integrazione del reddito familiare) e della componente B (integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazioni in locazione).
Si passa alla condizionalità di spettanza, rispetto alla quale a partire dal 1° gennaio 2023 è previsto il decadimento al diritto della prestazione in caso di mancata frequenza ai corsi di formazione e riqualificazione professionale.
Sempre a partire dal 1° gennaio 2023 sono previste condizionalità legate all’obbligo di istruzione per persone di età compresa tra i diciotto ed i ventinove anni.
Da ultimo, viene affrontato il tema delle sanzioni, con la previsione di decadimento introdotta dalla medesima legge di bilancio per l’anno 2023 in seguito al rifiuto della prima offerta di lavoro rispondente ai requisiti di congruità (in termini di ambito esperienziale, distanza, durata della disoccupazione e livello retributivo).