Impatriato non iscritto all’Aire: regime agevolato se dimostra la permanenza all’estero
di RedazioneL’Agenzia delle entrate, con risposta a interpello n. 207 del 25 giugno 2019, ha chiarito che il ricercatore che ha lavorato all’estero per oltre 5 anni, nonostante non sia stato iscritto all’Aire durante gli anni trascorsi fuori dall’Italia, può beneficiare del regime fiscale di favore di cui all’articolo 44, D.L. 78/2010 (nella versione vigente al 31 dicembre 2018), a decorrere dall’anno d’imposta 2019 – anno nel quale afferma di essere rientrato fiscalmente in Italia – nel presupposto che possa dimostrare la residenza all’estero per i 2 anni d’imposta precedenti, ai sensi della Convezione contro le doppie imposizioni siglata tra Italia e il Paese nel quale l’istante afferma di aver svolto la sua attività di ricerca/docenza, ferma restando la sussistenza delle ulteriori condizioni previste dalla norma.
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