Diminuzione capacità intellettive: annullamento dimissioni
di Redazione![](https://www.eclavoro.it/wp-content/uploads/2016/10/giustizia4.jpg)
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 28 novembre 2016, n. 24122, ha ritenuto che affinché l’incapacità naturale del dipendente possa rilevare come causa di annullamento delle sue dimissioni, non è necessario che si abbia la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, ma è sufficiente che tali facoltà risultino diminuite in modo tale da impedire od ostacolare una seria valutazione dell’atto e la formazione di una volontà cosciente, facendo quindi venire meno la capacità di autodeterminazione del soggetto e la consapevolezza in ordine all’atto che sta per compiere; la valutazione in ordine alla gravità della diminuzione di tali capacità è riservata al giudice di merito e non è censurabile in cassazione se adeguatamente motivata.
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