Cosa ci aspettiamo da COP 27
di Sabrina Lorenzoni - BioEcologa Green BloggerIl prossimo mese di novembre ci attende un importante evento a livello internazionale: COP 27. La 27ª Conferenza delle Parti avrà luogo in Egitto, a Sharm El- Sheikh, dal giorno 6 al giorno 18 del prossimo mese.
I governi di 197 Nazioni al mondo si confronteranno su temi quali i cambiamenti climatici e l’aiuto ai Paesi in via di sviluppo. Siamo arrivati all’incontro numero ventisette, uno tra i più decisivi per il nostro presente e futuro.
Nelle giornate del vertice si dovrà fare il punto della situazione attuale. Gli argomenti che saranno trattati riguardano il mondo intero e i suoi abitanti. Dallo scorso anno, quando le Nazioni si erano riunite a Glasgow per COP 26, il mondo è cambiato più velocemente del previsto. Siamo quasi fuori dalla pandemia, ma appena entrati in una guerra che porta con sé morte e dolore, ma anche gravi problemi a livello economico e ambientale.
L’inquinamento aumenta vertiginosamente a causa del conflitto. Il costo dell’energia e delle materie prime sta portando a un impoverimento che tocca l’Europa e i Paesi di tutto il mondo. Le Nazioni hanno grossi problemi di stoccaggio e rifornimento di energia da fonti fossili e c’è da sperare che questa emergenza ci porterà ad accelerare il passo verso le fonti rinnovabili e ad abbandonare finalmente i combustibili fossili.
In Egitto, il prossimo mese, questi temi saranno alla base del dibattito, insieme al cambiamento climatico. Alla conclusione di COP 26, lo scorso anno, le Nazioni presenti erano arrivate ad alcuni accordi e ora si andrà a verificare che gli impegni presi siano stati rispettati.
Non c’è più tempo da perdere, occorre andare veloci su ogni punto. I Paesi più ricchi devono aiutare le Nazioni più povere verso un progresso che rispetti l’ambiente, il clima e le persone. Ogni due anni si faranno verifiche per vedere se le somme di denaro previste sono state investite, come prevede l’accordo detto Loss and Damage. Ogni Stato si è impegnato a usare meno carbone e meno combustibili fossili, per raggiungere tutti insieme l’obiettivo di eliminare l’anidride carbonica in atmosfera nel 2050. Gli obiettivi sono ambiziosi ma necessari, perché non c’è più tempo da perdere. Ne va del futuro di tutti noi, ma anche di quello del Pianeta.
In Egitto, a COP 27, sarà importante agire seguendo 5 linee guida, suggerite da un’interessante infografica proposta dal sito eciu.net:
- ottenere che le Nazioni ricche mantengano gli impegni presi verso i Paesi in via di sviluppo;
- aggiornare le promesse di riduzione del carbonio per allinearsi con ciò che la scienza ci dice che è necessario fare per mantenere vivo l’obiettivo di aumento della temperatura terrestre al di sotto di 1,5°C;
- utilizzare bene quello che il progresso e la tecnologia ci mettono a disposizione;
- fare meglio e di più;
- non dimenticarsi della natura.
Alla natura sarà dedicato un incontro, COP 15, a Montreal, in Canada, il prossimo mese di dicembre 2022: speriamo che se ne parli, tanto quanto di COP 27.
Per raggiungere gli importanti obiettivi economici, ecologici e sociali è necessaria una transizione ecologica, che non è solo il passaggio da un’economia lineare a un’economia circolare, dall’uso dei combustibili fossili alle energie che derivano da fonti rinnovabili. Non riguarda solo l’ecologia e l’ambiente: si tratta di un profondo cambiamento del pensiero e degli stili di vita, che deve tener conto delle persone e degli ecosistemi più fragili. Per approfondire l’argomento, ti propongo il link a un articolo sul blog LeROSA.