Contratto di espansione: le istruzioni Inps
di RedazioneL’Inps, con circolare 3 settembre 2020, n. 98, ha diffuso importanti istruzioni relative al contratto di espansione, introdotto in via sperimentale per gli anni 2019 – 2020, per le imprese con organico superiore a 1000 dipendenti che si trovino nella necessità di intraprendere percorsi di reindustrializzazione e riorganizzazione.
Per poterlo utilizzare, le aziende devono avviare una procedura di consultazione sindacale, secondo quanto previsto dall’articolo 24 del D.lgs n. 148/2015, finalizzato alla stipula di tale contratto; quest’ultimo dovrà, quindi, essere sottoscritto in sede governativa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale oppure con le loro rappresentanze sindacali aziendali o con la rappresentanza sindacale unitaria.
Il personale in forza difficilmente utilizzabile può essere destinatario di due misure:
– con i soggetti che si trovino a non più̀ di 5 anni dalla pensione di vecchiaia o da quella anticipata e che hanno maturato il requisito minimo contributivo, è possibile concordare un’uscita anticipata dall’azienda, attraverso la risoluzione dei rapporti di lavoro;
– per i lavoratori che non possono aderire allo scivolo pensionistico di cui sopra, al fine di garantire loro un’adeguata attività formativa finalizzata alla riqualificazione e all’aggiornamento delle loro competenze professionali, l’impresa può procedere a riduzioni orarie tutelabili attraverso il ricorso alla CIGS.
Con la circolare n. 98/2020, sono illustrati i profili normativi e operativi inerenti all’intervento straordinario di integrazione salariale che supporta il contratto di espansione.
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