SPECIALE DELLA SETTIMANA

Trasferimento d’azienda e prestazioni a sostegno del reddito

Il trasferimento d’azienda, integrale o di ramo, in quanto evento che comporta la sostituzione nella titolarità di un’attività economica organizzata con continuità dei rapporti di lavoro, presenta diretti riflessi sugli strumenti di sostegno al reddito, in particolare in ordine ai requisiti e ai presupposti necessari per l’accesso agli ammortizzatori sociali. La rilevanza di tale tematica…

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Sanzioni per infedeli registrazioni a LUL e indennità di trasferta

Il Ministero del Lavoro è recentemente intervenuto sul tema del sistema sanzionatorio del LUL con riferimento all’indennità di trasferta. L’interpretazione ministeriale, subito fatta propria anche dall’Inps con messaggio n.2682 del 16 giugno 2016, è importante e fornisce l’occasione per riepilogare le regole di gestione e di esposizione dei dati in argomento sul Libro Unico del…

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Utilizzo improprio dei permessi ex L. n.104/92

Premessa La sentenza n.5574 del 22 marzo 2016 della Cassazione, Sezione Lavoro, interviene a dare continuità a quella giurisprudenza che negli ultimi anni si è occupata degli abusi derivanti dall’utilizzo dei permessi della L. n.104/92, finalizzati all’assistenza ai familiari portatori di handicap. Per comprendere l’importanza dell’orientamnto dei giudici sul tema, è necessario, preliminarmente, avere un…

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La parte obbligatoria della contrattazione collettiva

Introduzione La contrattazione collettiva, pur rivestendo un ruolo fondamentale nella regolamentazione dei rapporti di lavoro, si fonda su un corpo normativo il cui caposaldo, l’art.39 della Costituzione, è rimasto inattuato. La norma costituzionale, si ricorda, prevedeva la registrazione dei sindacati (inattuata), da cui sarebbe derivata l’“efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali…

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Fasi essenziali nelle ispezioni sul lavoro e poteri nell’attività di controllo

La procedimentalizzazione dell’attività ispettiva attuata nel 2010, le circolari del Ministero e degli Enti, i codici di comportamento non hanno tolto tutti i dubbi sul corretto iter di un accertamento ispettivo: aziende, consulenti e lo stesso personale di vigilanza si pongono spesso domande circa i poteri dell’ispettore e su come si contempera l’attività di controllo…

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La vigilanza sul contratto di apprendistato

  L’attività ispettiva in materia di contratto di apprendistato si pone l’obiettivo di verificare che all’apprendista sia effettivamente erogata la formazione prevista dalla legge e dalla contrattazione collettiva. In mancanza della formazione sono previste conseguenze sanzionatorie diverse, secondo che l’omissione sia recuperabile, nel qual caso l’ispettore dovrà adottare il provvedimento di disposizione, ovvero non lo…

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Gestione operativa del licenziamento individuale per gmo

Il licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo o “economico” rappresenta sicuramente il caso più ricorrente di risoluzione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ciò in considerazione della crisi economica che, ormai da quasi un decennio, attanaglia il Bel Paese, situazione che solo negli ultimi tempi sembra dare qualche timido segnale di inversione di rotta….

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Lavoro intermittente: il limite delle 400 giornate

A partire dal 2013, a seguito delle modifiche apportate all’art.34, D.Lgs. n.276/03, ad opera dell’art.7, co.2, lett.a, D.L. n.76/13, il lavoro intermittente, come regola generale, non può essere svolto per un periodo complessivamente superiore alle 400 giornate di effettivo lavoro nell’arco di tre anni solari, per ciascun lavoratore con il medesimo datore di lavoro. Essendo…

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L’opzione del premio di risultato tra denaro e welfare: dubbi operativi

Sicuramente una delle disposizioni più attrattive della L. n.208/15 (Legge di Stabilità 2016) è la possibilità di tramutare il premio di risultato erogato monetariamente in servizi di welfare aziendale con il doppio beneficio (win win): per il lavoratore: di avere servizi e/o beni totalmente esenti così aumentando il potere di acquisto del premio; per l’azienda:…

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Clausole elastiche nei rapporti part-time: la gestione dopo il D.Lgs. n.81/15

Per attenuare la rigidità della collocazione della prestazione di lavoro, l’art.6, D.Lgs. n.81/15, prevede la possibilità di concordare con il lavoratore clausole che, nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, potranno riconoscere al datore di lavoro il potere unilaterale di modificare la collocazione della prestazione ovvero aumentarne la durata.   L’evoluzione normativa dell’istituto A…

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