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Oltre il contratto a termine: le altre novità del Decreto Lavoro
È giunta finalmente, dopo la conversione in Legge, la versione definitiva del D.L. 48/2023 (cd. Decreto lavoro). Dal titolo di queste note si può subito intuire come trattasi di una sorta di ricapitolo delle novità, in tema lavoristico, con esclusione però delle nuove disposizioni che riguardano il contratto a tempo determinato. Di questo tipo contrattuale,…
Continua a leggere...La presunzione di inadeguatezza è più elegante dell’abrogazione
Il mese di luglio accompagna l’entrata in vigore del decreto legislativo introduttivo della tutela Whistleblowing. Se le aziende che hanno occupato mediamente più di 250 dipendenti devono già oggi aver pensato all’adeguamento, e considerato che chi adotta i modelli 231 non si spaventerà di fronte a un ulteriore sistema di segnalazione, molto più problematico sarà…
Continua a leggere...Obblighi di informazione dopo la conversione del D.L. 48/2023
La riforma degli obblighi informativi introdotti dal c.d. Decreto Trasparenza (D.Lgs. 104/22, che aveva a sua volta modificato il D.Lgs. 152/97), resasi necessaria per l’attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea, ha creato parecchi problemi ad aziende…
Continua a leggere...L’indeterminatezza dei contratti a termine
Lo scorso 3 luglio 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 85 di conversione del D.L. 48/2023, il cd. “Decreto Lavoro”. Oltre all’introduzione dell’assegno di inclusione, restyling del vecchio reddito di cittadinanza e l’introduzione o conferma di alcuni incentivi in tema di assunzioni, lavoratori svantaggiati e welfare, il decreto si è occupato…
Continua a leggere...La tassazione del danno da demansionamento: indicazioni dalla Corte di Cassazione
Sul tema della tassazione di specifiche indennità erogate in tema di risarcimento, nel campo del lavoro, occorre fare molta attenzione alla natura stessa del danno indennizzato. Come noto, infatti, l’analisi si muove essenzialmente su una distinta qualificazione del ristoro che le somme erogate producono: una ricostituzione della parte di reddito del lavoratore indebitamente perduto; una…
Continua a leggere...Variazione delle mansioni e revoca di fringe benefit: un interessante pronuncia della Corte di Appello di Milano
La Corte di Appello di Milano, con la sentenza del 27 aprile del 2023 n. 463, ha respinto le richieste di un dirigente che sosteneva di essere stato demansionato, a seguito di un trasferimento d’azienda, e di aver subito una riduzione illegittima della retribuzione in riferimento, in particolare, ai fringe benefit dell’alloggio e dell’auto ad…
Continua a leggere...Opposizione comunque
Il D.L. 48/2023, battezzato Decreto lavoro o Decreto Calderone, così come disegnato dal nuovo esecutivo, occupa in questi giorni i cultori della materia giuslavoristica e stimola feroci critiche da parte sindacale. Ciò che non si comprende però, è come possa criticarsi una revisione dell’istituto del contratto a termine, che pone proprio la contrattazione come unica…
Continua a leggere...Il decreto trasparenza arriva in Tribunale
Sembrava essere finita nel dimenticatoio la questione riders, fra pronunce che li hanno equiparati ai lavoratori subordinati e accordi collettivi faticosamente raggiunti, e invece, colpo di scena, ecco che fanno nuovamente capolino nelle aule di Tribunale. In particolare, con ordinanza dello scorso 3 aprile 2023, il Tribunale di Palermo (che peraltro era stato il Foro…
Continua a leggere...Riduzione sanzioni amministrative per mancato versamento delle ritenute previdenziali
Il nostro sistema previdenziale, nel prevedere il carico contributivo ripartito tra datore e lavoratore, si basa sull’istituto della ritenuta mensile in busta paga; il datore trattiene al lavoratore la sua quota contributiva e provvede a versarla all’Inps, assieme alla propria parte. E se il datore di lavoro omette il versamento? L’apparato sanzionatorio, nel testo ante…
Continua a leggere...I contratti collettivi sottoscritti prima del D.L. 48/2023 sono utilizzabili?
Il nuovo testo del D.L. 48/2023 opera una sorta di rinvio “in bianco” alla contrattazione collettiva, senza fissare alcun limite o paletto, per la determinazione delle causali di utilizzo del contratto a tempo determinato: a mio giudizio, il fatto che gli accordi collettivi siano stati sottoscritti prima dell’entrata in vigore del D.L. 48/2015 non ne…
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