Cristian Valsiglio
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Il Piano di welfare aziendale sotto forma di variabile individuale e aziendale
La Direzione Regionale lombarda dell’Agenzia delle entrate, rispondendo all’interpello n. 904-791/2017, ha confermato che deve essere considerato legittimo un Piano welfare che subordina l’accesso dei dipendenti ai vari servizi in esso contenuti al raggiungimento di determinati obiettivi di performance individuale e/o aziendale, con espressa indicazione del “credito welfare” attribuibile in funzione del livello di ottenimento... Continua a leggere...
I nuovi buoni pasto
Il comma 2, articolo 51, Tuir, alla lettera c), prevede la non concorrenza al reddito di lavoro dipendente prodotto dal lavoratore subordinato: “le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonché quelle in mense organizzate direttamente dal datore di lavoro o gestite da terzi, o, fino all'importo complessivo giornaliero di euro 5,29, aumentato... Continua a leggere...
Dalle dimissioni in bianco cartacee alle dimissioni in bianco telematiche
Ormai è passato oltre un anno da quando l'articolo 26, D.Lgs. 151/2015, ha ripristinato l'obbligatorietà della trasmissione per via telematica delle dimissioni del lavoratore. L'obiettivo della norma, per l'appunto entrata in vigore il 12 marzo 2016, era quello di scongiurare la pratica delle dimissioni in bianco, ossia di quelle dimissioni strappate al lavoratore in fase... Continua a leggere...
Il welfare aziendale tra applicabilità agli amministratori e regolamenti aziendali vincolanti
La spinta del Legislatore verso piani di welfare aziendale amplia la fantasia degli operatori, spesso scontrandosi con rigidismi interpretativi volti ad accentuare una certa prudenza. L’occasione per ritornare sul tema del welfare aziendale è una risposta dell’Agenzia delle entrate datata 9 febbraio 2017 (DRE Lombardia 29.11.2016 n. 954-14172016), la quale ha trattato 2 temi molto... Continua a leggere...
L’opzione per il regime agevolativo dei lavoratori impatriati
Il Decreto “crescita e internazionalizzazione delle imprese” (D.Lgs. 147/2015) ha introdotto una specifica agevolazione per i lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia, che per l’anno 2016 si sostanzia in una riduzione del 30% del reddito imponibile, mentre per gli anni dal 2017 al 2020 tale esenzione è quantificabile nel 50%, in virtù delle modifiche... Continua a leggere...
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