Approvato il disegno di legge Stabilità 2016
In data 15 ottobre 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016). Sul sito www.governo.it, nell’attesa della redazione definitiva del disegno di legge, sono stati pubblicati i punti principali.
In particolare si elencano le disposizioni attinenti il lavoro.
IRAP IN AGRICOLTURA E PESCA – Dal 2016 viene azzerata.
PROFESSIONISTI E IMPRESE DI PICCOLE DIMENSIONI – La norma viene modificata per ampliare l’accesso al regime fiscale forfettario di vantaggio. La soglia di ricavi per l’accesso a tale regime viene aumentata di 15.000 euro per i professionisti (portando così il limite a 30.000 euro) e di 10.000 euro per le altre categorie di imprese. Viene estesa la possibilità di accesso al regime forfettario ai lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro. Per le nuove start up viene previsto un regime di particolare favore con l’aliquota che scende dall’attuale 10% al 5% applicabile per 5 anni (anziché 3 anni). In attesa di una riforma strutturale sulla fiscalità delle società di persone, aumenta la franchigia di deduzione Irap per questa tipologia di imprese da 10.500 a 13.000 euro.
ASSUNZIONI – Anche per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 è prevista un’agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, misura che complessivamente porta a un alleggerimento pari a 834 milioni nel 2016, per salire a 1,5 miliardi nel 2017.
CONTRATTAZIONE DECENTRATA – Sulla quota di salario di produttività, di partecipazione agli utili dei lavoratori o di welfare aziendale derivante dalla contrattazione aziendale, si applica l’aliquota ridotta del 10%, con uno sgravio fiscale complessivo di 430 milioni nel 2016, che sale a 589 negli anni successivi. Il bonus avrà un tetto di 2.000 euro (estendibile a 2.500 se vengono contrattati anche istituti di partecipazione) e sarà utilizzabile per tutti i redditi fino a 50.000 euro.
OPZIONE DONNA – Il regime sperimentale per le donne che intendono lasciare il lavoro con 35 anni di contributi e 57-58 anni di età (e la pensione calcolata con il metodo contributivo) viene esteso al 2016, anno in cui devono essere maturati i requisiti.
PART-TIME – La norma è finalizzata ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva. Si potrà chiedere il part-time, ma senza avere penalizzazioni sulla pensione, perché lo Stato si farà carico dei contributi figurativi. Il datore di lavoro dovrà corrispondere in busta paga al lavoratore la quota dei contributi riferiti alle ore non prestate, che si trasformeranno quindi in salario netto.
GIOVANI RICERCATORI – All’assunzione di 1.000 nuovi ricercatori vengono destinati 45 milioni nel 2016, che salgono a 60 milioni nel 2017 e a 80 milioni nel 2018.