Applicare il medesimo comporto per normodotati e disabili è discriminazione indiretta
di Redazione Scarica in PDF
La Cassazione Civile, Sezione Lavoro, con ordinanza 7 gennaio 2025, n. 170, ha stabilito che in tema di licenziamento, l’applicazione del medesimo periodo di comporto sia per i lavoratori normodotati sia per i disabili è una forma di discriminazione indiretta, in quanto non tiene conto delle specifiche difficoltà di salute legate alla disabilità. Lo ha chiarito la Cassazione, sottolineando anche che i datori di lavoro devono indagare se le assenze sono legate alla disabilità ed eventualmente adottare misure ragionevoli per evitare il licenziamento del lavoratore.