Come allenare il pensiero critico per informarsi meglio

Ogni giorno siamo letteralmente sommersi da un enorme quantitativo di contenuti informativi che ci chiedono di prendere una posizione o che, in qualche modo, ci confermano la nostra opinione. Le troviamo sui media digitali ma anche sui social network, luoghi virtuali in cui ognuno di noi può mettere in circolo contenuti di ogni genere e non necessariamente verificati. Non serve essere giornalisti o professionisti dell’informazione per fare circolare notizie. In questo scenario il rischio di restare ingabbiati nelle proprie opinioni è molto alto. È quello che viene definito come echo chamber. In sostanza, situazioni in cui le informazioni e le credenze personali vengono amplificate o rafforzate grazie alla comunicazione e alla ripetizione all’interno di un sistema definito. In queste camere dell’eco, le fonti ufficiali non vengono più messe in discussione e le visioni differenti vengono censurate o sminuite. Poco importa, quindi, se l’informazione sia vera o falsa, la visione del mondo di ogni persona viene protetta e non messa in discussione. Ridotto il confronto tra le persone, il risultato è che ognuno di noi rischia di restare ancorato alle proprie idee e credenze. Ciò che ci può salvare e rendere davvero persone informate in modo costruttivo è l’allenamento del pensiero critico. 

Parliamo di quel processo mentale che consiste nell’analizzare, valutare e giudicare in modo oggettivo e razionale le informazioni, le idee e le argomentazioni. Questo implica la capacità di distinguere la realtà dalla finzione, di valutare i pregi e i difetti di un’idea o di un’opinione, e di formulare giudizi basati su informazioni e ragionamenti piuttosto che su pregiudizi o opinioni personali. Il pensiero critico è particolarmente importante in un contesto di polarizzazione come quello che stiamo vivendo in questa epoca. Le persone che sanno pensare in modo critico sono in grado di considerare le diverse prospettive su un argomento, di valutare le evidenze a supporto delle argomentazioni e di esaminare le loro presupposizioni e i loro pregiudizi. Ciò significa che sono in grado di discutere in modo costruttivo con persone che hanno opinioni diverse e di comprendere i loro punti di vista senza necessariamente concordare con loro. In questo modo, il pensiero critico aiuta a creare un ambiente di dialogo aperto e rispettoso, in cui le persone sono in grado di esprimere le loro idee e le loro opinioni in modo costruttivo e di trovare soluzioni comuni ai problemi. In sintesi, il pensiero critico è un’abilità fondamentale per prevenire la polarizzazione e promuovere il dialogo costruttivo tra persone con opinioni diverse.  

Come ogni abilità si può allenare attraverso la pratica e la consapevolezza. Di seguito alcuni suggerimenti per familiarizzare con il pensiero critico e informarsi con qualità:

• verificare le fonti: quando si legge un articolo o si ascolta una notizia, è importante verificare la fonte. Chi è l’autore dell’articolo? L’informazione proviene da una fonte affidabile? La fonte è nota per la sua imparzialità?
• cercare prospettive diverse: per comprendere al meglio un argomento, è utile cercare diverse prospettive. Leggere diverse fonti che esprimono opinioni diverse può aiutare a valutare in modo critico le informazioni.
• valutare le evidenze: quando si valutano le informazioni, è importante valutare le evidenze a supporto delle argomentazioni. Ci sono dati, statistiche o ricerche scientifiche a supporto dell’argomento? Le evidenze sono affidabili?
• considerare il contesto: spesso le informazioni sono presentate fuori contesto, il che può influenzare la loro interpretazione. Considerare il contesto in cui le informazioni sono state presentate può aiutare a capire meglio l’argomento.
• rimanere scettici: è importante rimanere scettici e non accettare informazioni senza valutarle in modo critico. Chiedersi sempre se le informazioni sono plausibili e se possono essere confermate da altre fonti.

Questi suggerimenti ci mostrano come allenare il pensiero critico sia un fatto di consapevolezza e pratica. Di sicuro quel che risulta evidente è che non possiamo più permetterci di essere passivi al flusso di informazioni.