Agevolazioni lavoratori impatriati: decreto in Gazzetta Ufficiale
È stato pubblicato sulla G.U. n.132 dell’8 giugno 2016 il decreto 26 maggio 2016 del Ministero dell’Economia, recante disposizioni di attuazione del regime speciale per lavoratori impatriati, di cui all’art.16, D.Lgs. n.147/15.
Le agevolazioni fiscali, consistenti nella concorrenza alla formazione del reddito complessivo del 70% del reddito di lavoro dipendente prodotto in Italia da soggetti che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato italiano ai sensi dell’art.2 Tuir, si applicano, a decorrere dall’anno 2016, per il periodo d’imposta del predetto trasferimento e per i successivi quattro, al verificarsi delle seguenti condizioni:
- i lavoratori non sono stati residenti in Italia nei cinque periodi di imposta precedenti il predetto trasferimento e si impegnano a permanere in Italia per almeno due anni;
- l’attività lavorativa è svolta presso un’impresa residente nel territorio dello Stato in forza di un rapporto di lavoro instaurato con questa o con società che direttamente o indirettamente controllano la medesima impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa;
- l’attività lavorativa è prestata nel territorio italiano per un periodo superiore a 183 giorni nell’arco di ciascun periodo d’imposta;
- i lavoratori svolgono funzioni direttive e/o sono in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione ex D.Lgs. n.108/12 e n.206/07;
- Sono inoltre destinatari dell’agevolazione:
- i cittadini dell’Unione europea, in possesso di un titolo di laurea, che hanno svolto continuativamente un’attività di lavoro dipendente, autonomo o d’impresa fuori dall’Italia negli ultimi 24 mesi o più;
- i cittadini dell’Unione europea che hanno svolto continuativamente un’attività di studio fuori dall’Italia negli ultimi 24 mesi o più, conseguendo un titolo di laurea o una specializzazione post lauream.
Il decreto precisa che la fruizione dei suddetti benefici è incompatibile con la contemporanea fruizione degli incentivi fiscali previsti dall’art.44, D.L. n.78/10, che prevede incentivi per il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero.