AdE: esclusa imponibilità in caso di riversamento dei compensi
di Redazione Scarica in PDFL’Agenzia delle Entrate, con risposta ad interpello 22 maggio 2023, n. 330, interviene in materia di trattamento fiscale da adottare in ipotesi di corresponsione di un compenso con contestuale riversamento ad altra società (consociata con l’erogante).
Nello specifico, la fattispecie oggetto di disamina riguarda appunto il riconoscimento, da parte di un’azienda italiana, del compenso come amministratore ad un soggetto che è anche dipendente di una consociata estera (comunitaria) e che ricopre tale incarico proprio in virtù del suo rapporto di lavoro subordinato.
Esiste, inoltre, un vincolo contrattuale automatico di riversamento al proprio datore di lavoro del compenso.
L’Agenzia delle Entrate ribadisce come, in ipotesi come queste, il soggetto passivo d’imposta relativamente al compenso non possa essere la persona fisica in quanto di fatto tale emolumento non entra mai nella sua concreta disponibilità.
La risposta ad interpello poi, nel motivare tale posizione, ne evidenzia anche la coerenza rispetto a pregresse posizioni assunte rispetto a fattispecie analoghe, andando a citare la circolare del Ministero delle Finanze 23 dicembre 1997, n. 326, e la Nota (del medesimo dicastero) 17 maggio 1977, n. 8/166.
Il fattore comune tra le varie fonti citate è costituita dall’impossibilità di assoggettare ad imposta compensi che nella realtà non entrano a far parte della disponibilità del soggetto cui viene erogato, proprio in relazione al parallelo obbligo contrattuale di riversamento contestuale.