11 Luglio 2017

Addio a Equitalia. O no?

di Roberto Lucarini

Alzi la mano chi ha speso qualche lacrima per la chiusura di Equitalia, avvenuta dal 1° luglio scorso grazie al D.L. 193/2016. Nel caso vi sia accaduto è molto probabile che abbiate necessità di una visita specialistica.

Ma questo incipit è poi così vero? Siamo certi di dover festeggiare?

Sentendo le voci dei politici, sempre pronti, a parole o con un tweet, a dar seguito alla vox populi, ci siamo liberati del “mostro”; abbiamo abbattuto l’ente malefico che condannava gli italiani alla miseria. Le cose, realmente, stanno in tutt’altro modo.

Leggendo il testo della norma, infatti, si vede come dal 1° di questo mese chiude certamente Equitalia, ma “la continuità e la funzionalità delle attività di riscossione” passano direttamente ad un nuovo “ente pubblico economico, denominato “Agenzia delle entrate-Riscossione”, ente strumentale dell’Agenzia delle entrate” stessa.

Dunque? Dalla padella nella brace, si dice dalle mie parti.

In effetti, d’ora in avanti, le cartelle di pagamento avranno un altro logo. Ma, posto questo semplice maquillage, la sostanza resta invariata, anzi se possibile peggiora.

A.E. Riscossioni, infatti, avrà gli stessi identici poteri che erano sinora spettati a Equitalia; in più, quale ente strumentale dell’Agenzia delle entrate, disporrà della potenza di fuoco delle banche dati di quest’ultima, una su tutte quella dei rapporti finanziari intrattenuti dai contribuenti.

Alla fin fine, quindi, siamo la vera patria del “Gattopardo”: tutto cambia affinché nulla si modifichi realmente.

Se il nostro Governo avesse voluto sostanzialmente depotenziare la forza invasiva dell’ente di riscossione, avrebbe dovuto agire essenzialmente sugli strumenti a disposizione dello stesso, tutelando maggiormente il contribuente o offrendogli, magari, più agevoli vie di uscita in rateizzazione.

Ma vi pare che in Italia si sia in grado di rallentare la corsa alla riscossione?

Con tutta la fame di denaro che il nostro Stato manifesta giornalmente, il solo parlarne sembra pura utopia.

Nessuna festa, quindi; il “mostro” non è morto e sepolto, ha soltanto operato una mutazione genetica. O, se preferite, si è manifestato sotto forma dell’araba fenice, mitologico uccello capace di rigenerarsi dalle proprie stesse ceneri.

E, in effetti, se un pignoramento, o un fermo amministrativo, o quello che volete, viene operato da A.E. Riscossioni invece che da Equitalia, al povero contribuente cosa cambia?

 

 

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