Accesso tramite Pin ai servizi on line Inps: i cdl chiedono e ottengono una proroga
di RedazioneIl Cno, con lettera n. 7477 del 28 settembre 2021, è intervenuto in merito al messaggio Inps n. 2926/2021 e alla scadenza del 30 settembre 2021, quale data di dismissione dei Pin per l’accesso, da parte degli intermediari, ai servizi Inps. I consulenti del lavoro evidenziano quanto disposto dall’articolo 66-bis, comma 3-bis, D.L. 77/2021, introdotto dal D.L. 121/2021: “fatto salvo quanto previsto dal comma 2-nonies, i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali Spid e la carta di identità elettronica ai fini dell’identificazione dei cittadini che accedono ai propri servizi in rete. Con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione è stabilita la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettera a), utilizzano esclusivamente le identità digitali Spid, la carta di identità elettronica e la Carta Nazionale dei servizi per consentire l’accesso delle imprese e dei professionisti ai propri servizi in rete, nonché la data a decorrere dalla quale i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, lettere b) e c) utilizzano esclusivamente le identità digitali Spic, la Carta di identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi ai fini dell’identificazione degli utenti dei propri servizi on-line”.
Il Cno ritiene che il Legislatore abbia posto la data limite del 30 settembre 2021 con riferimento alle credenziali dedicate ai cittadini, vincolando, viceversa, con riferimento alle imprese e ai professionisti, la decorrenza dell’utilizzo esclusivo delle identità digitali Spid, Cie e Cns secondo quanto stabilito da uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ad oggi non ancora emanati. Al quadro delineato si aggiungono, inoltre, diverse difficoltà di natura tecnica.
Per il Cno è, quindi, inevitabile procedere alla proroga del termine del 30 settembre 2021, individuato quale scadenza per l’accesso tramite Pin ai servizi on line, o altresì al riferimento, per imprese e professionisti, all’emanazione dei decreti citati quale termine di scadenza, ritenendo necessario che l’Istituto consenta l’utilizzo delle credenziali di accesso attualmente in uso almeno sino alla completa risoluzione delle problematiche evidenziate e, in ogni caso, sino all’emanazione dei suddetti decreti.
I consulenti del lavoro, con notizia del 29 settembre 2021, comunicano che l’Inps ha accolto la richiesta di proroga, precisando che è temporanea, eccezionale e, in ogni caso, non potrà estendersi oltre il 2021. L’Istituto si è reso immediatamente disponibile a un confronto per superare le criticità tecniche e passare all’identificazione attraverso Spid, Cie, Cns. Pertanto – si legge nella notizia – l’Istituto, dal 30 settembre 2021, procede alla dismissione definitiva dei Pin, “adeguando il proprio sistema di identificazione digitale e conservando i restanti sottosistemi di profilazione e delega a garanzia della piena fruibilità dei servizi”, ma non per quei Pin cui sono collegati profili per l’accesso ai servizi dedicati alle aziende e ai loro intermediari.
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