Indotto di grandi imprese in crisi: le misure in materia di lavoro
di Redazione Scarica in PDFÈ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 27 del 02/02/2024, il D.L. 2 febbraio 2024, n. 9, che introduce misure di sostegno per l’indotto di grandi imprese in amministrazione straordinaria.
Le previsioni sono di ampio respiro e si concentrano in prima battuta sulle difficoltà che le aziende dell’indotto possono incontrare nell’accesso al credito derivante dallo stress generato a cascata dalle difficoltà delle grandi imprese loro committenti.
Viene in primo luogo prevista la possibilità di accesso al Fondo di Garanzia per le PMI di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a) della Legge 23 dicembre 1996, n. 662.
Comune denominatore è la rilevanza del fatturato generato dai rapporti commerciali tra aziende dell’indotto e grandi imprese in situazione di amministrazione straordinaria, tale da generare un impatto molto profondo.
Il D.L. n. 9/2024 prevede anche misure specifiche per il sostegno al reddito dei lavoratori delle aziende dell’indotto laddove vengano a crearsi situazioni di difficoltà anche in merito a tale ambito.
In merito a ciò, l’articolo 4 prevede il riconoscimento di un periodo di possibile ricorso agli ammortizzatori sociali (per un massimo di sei settimane).
Fondamentale è la connessione con lo stato di amministrazione straordinaria delle grandi imprese e la centralità delle commesse intercorrenti tra queste e le aziende dell’indotto che intendono ricorrere a tale strumento di sostegno al reddito.
Tale legame sussiste in ipotesi di mono committenza, o comunque di influsso gestionale prevalente esercitato dall’impresa committente.
Mediante apposito accordo quadro tra associazioni datoriali e sindacali (dei lavoratori) comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, che sarà stipulato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, saranno individuate le modalità di sospensione e riduzione dell’attività lavorativa, anche nel rispetto del criterio di rotazione.
La presenza dell’accordo quadro (previo espresso richiamo) costituirà anche un elemento di semplificazione delle richieste di accesso allo strumento di sostengo al reddito.