Nature Restoration Law, l’Europa tutela la natura e gli habitat naturali
di Sabrina Lorenzoni - BioEcologa Green Blogger Scarica in PDFUna notizia di questi giorni sul tema della natura e dell’ambiente è l’approvazione della Nature Restoration Law da parte del Parlamento Europeo. In estrema sintesi, la legge da poco approvata prevede il ripristino del venti per cento degli ecosistemi degradati entro il 2030.
Una legge tanto reclamata da anni, ora si avvia ad una fase finale che potrebbe comportare alcune modifiche, ma la sostanza non cambia. Dalla sua approvazione in poi, ogni Stato europeo dovrà agire e ripristinare almeno il 20% dei territori terrestri e marini entro il 2030. La legge tratta numerosi temi, alcuni riguardano anche le città. Per il verde urbano si prevede di arrivare ad una perdita netta pari a zero. Il testo di legge riconosce e tutela gli animali impollinatori e dà molto spazio alla qualità delle acque e al corso dei fiumi.
La Nature Restoration Law è un passo importante anche per mettere sullo stesso piano i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e la salvaguardia degli ecosistemi. Siamo parte di un unico grande ecosistema terrestre e marino e danneggiarlo significa compromettere la salute umana e il futuro di tutti gli esseri viventi, in particolare quello del genere umano.
La sicurezza alimentare e la sicurezza delle aziende, così come la vita di piante e animali sono strettamente collegate. Il 100% delle aziende dipende dal 100% della natura: questa frase che ho sentito di recente frequentando un corso, è vera e sembra quasi ovvia, anche se si sente davvero poco. Sembra quasi che natura e ambiente siano in contrasto con il lavoro e le aziende. Sappiamo invece che il green porterà nuovi lavori e di qualità migliore.
Occorre dunque tutelare gli ecosistemi per salvaguardare la vita degli esseri umani. Di recente ho raccontato due esempi che riguardano la Posidonia oceanica, una pianta che ha subìto un declino ma che diversi progetti stanno cercando di ripristinare. Uno riguarda il mare della Toscana, una ricerca in fase di sperimentazione grazie all’Università di Pisa. Il secondo progetto vede unire le forze di Italia, Francia e Finlandia per creare un corridoio di Posidonia oceanica che colleghi il Mar Baltico al Mar Mediterraneo.
Collaborare e cooperare a livello europeo e internazionale è sempre più importante a livello economico, sociale ed ambientale. Così come sappiamo che una transizione giusta segue queste tre regole, ora sappiamo anche che la salute va trattata a livello globale col concetto di One Health: la salute e il benessere riguardano gli esseri umani, tutti gli esseri viventi e l’intero Pianeta.
La natura non ha confini e le leggi approvate e messe in atto da un gruppo di Stati, il più ampio possibile, come nel caso della Nature Restoration Law, aiuta a ripristinare gli habitat e migliora la qualità della vita di ogni essere vivente.