Min.Lav.: pubblicato il report aggiornato su contratti di secondo livello
di Redazione Scarica in PDFÈ stato pubblicato nel sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il report inerente al deposito dei contratti collettivi di secondo livello aggiornato al 15 giugno 2023.
Il report si propone di mappare la complessiva distribuzione dei contratti collettivi di secondo livello destinati ad introdurre nelle realtà ove sono applicati elementi di premialità connessi al raggiungimento di particolari obbiettivi di produttività aziendale.
La sua redazione è attualmente possibile grazie anche alla previsione del deposito in modalità telematica introdotto dal Decreto Interministeriale del 25 marzo 2016.
Dal citato report emerge che alla data del 15 giugno 2023 sono stati complessivamente depositati 83.882 contratti di secondo livello, dei quali 10.568 risultano attualmente attivi.
Andando ad approfondire i vari criteri di classificazione, in merito ai contratti di secondo livello attualmente attivi emerge il seguente quadro (sostanzialmente coincidente se confrontato con i dati inerenti ai contratti complessivamente analizzati):
- distribuzione geografica: il nord del Paese costituisce la zona con maggior diffusione della contrattazione di secondo livello a carattere premiale, con Lombardia ed Emilia Romagna sugli scudi, e Veneto e Piemonte più staccate, seppur con valori importanti;
- settore di appartenenza: per quanto concerne la maggior diffusione sotto il profilo del comparto economico, sensibile vantaggio nelle attività rientranti nei servizi, più ridotto ricorso per quanto attiene quelle dell’industria, e infine diffusione estremamente esigua nell’agricoltura;
- soglie dimensionali: in questo caso la maggior diffusione (coerentemente con il tessuto economico italiano) si registra nelle realtà che presentano un numero di dipendenti inferiore a 50, mentre al secondo posto si collocano le aziende con più di 100 lavoratori; più scarso è il ricorso nelle imprese con forza lavoro compresa tra 50 e 100 lavoratori subordinati;
- tipologia di premialità: per quello che infine riguarda la tipologia di premialità, la maggior parte dei contratti attivi si prefigge il raggiungimento di obbiettivi di produttività, un numero inferiore di redditività, per concludere con una consistenza più limitata per quanto attiene la qualità; molto diffuso in ogni caso tra questi il ricorso al welfare aziendale.