12 Maggio 2023

Eventi al femminile: non sono d’accordo e voi?

di Giulia Bezzi - CEO di SeoSpirito e Founder Progetto Le ROSA Scarica in PDF

L’altro ieri me ne è arrivato un altro all’attenzione nel mondo digital, per me è sempre un colpo al cuore.

Vogliamo combattere il gender gap escludendo uno dei due generi? Ma che tipo di contraddizione è?

No women No Panel” fantastico, grazie, la sensibilizzazione ancora ci tocca perché sennò veniamo lasciate giù dai palchi.

Ci sta, visto che a sto mondo siamo 2 generi ci si può anche sbattere a cercare competenza tra le donne (competenza badate bene).

E al contrario? Nulla da fare. Continuano ad esserci eventi di sole donne sul palco e quelli vanno bene. 

Ho da sempre una convinzione: non si azzera sto maledetto Gender Gap senza coinvolgere e rendere consapevoli gli uomini.

L’obiettivo di questi eventi è di creare uno spazio sicuro e protetto dove le donne possano sentirsi libere di esprimersi e di condividere le loro esperienze. Tuttavia, questa scelta può diventare controproducente se vista come un modo per escludere gli uomini dal dialogo sulla parità di genere.

Inoltre, escludere il genere maschile da questi eventi può creare un’ulteriore divario tra i due generi, invece di promuovere l’uguaglianza. L’obiettivo della parità di genere dovrebbe essere quello di coinvolgere tutti i generi in modo equo e giusto.

La promozione della parità di genere dovrebbe essere una priorità per tutti i settori, in modo da creare una società più inclusiva e giusta per tutti. Ciò significa che sia le donne che gli uomini devono avere la stessa possibilità di partecipare e di essere ascoltati in ogni contesto. E, se pensiamo alle millemila diversità, dovremmo pensarla ancora più pazzesca la nostra lista di speaker.

Per raggiungere la parità di genere, dobbiamo lavorare insieme e coinvolgere tutti i generi. Sono convinta che solo così potremo creare un futuro più equo e giusto per tutti. Come affermava Nelson Mandela, “La libertà non può essere ottenuta se non attraverso la libertà degli altri“.

E voi cosa ne pensate? Sono davvero curiosa di conoscere la vostra opinione in materia!