AdE: ulteriori chiarimenti per il regime forfettario
di Redazione Scarica in PDFL’Agenzia delle Entrate, con risposta ad interpello 3 maggio 2023, n. 311, torna ad affrontare il tema del regime fiscale destinato ai forfettari.
Tale regime trae origine dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 e prevede la possibilità di accesso destinata a particolari soggetti rispondenti a determinati requisiti, tra gli altri di tipo reddituale, rispetto alla soglia conseguita nell’anno precedente.
Il caso di specie esaminato riguarda, in particolare, un soggetto residente all’interno dell’Unione che intende trasferirsi in Italia e iniziare a svolgere un’attività di impresa, ovvero di arte e professione (quindi in astratto potenzialmente attratta nel regime fiscale destinato ai forfettari).
Più nello specifico, viene chiesto se l’accesso a tale regime sia ammissibile anche in presenza di redditi conseguiti (nell’anno precedente) da pensione (e quindi assimilabili a quelli da lavoro dipendente) la quale, in virtù di particolari disposizioni del Protocollo n. 7 TFUE risultano esenti, sebbene superiori alla soglia di 30.000,00 € prevista quale limite oltre il quale non è possibile fruire del particolare trattamento impositivo fiscale.
In questo senso, l’Agenzia delle Entrate ha dato parere negativo, motivando tale posizione con il fatto che il superamento della soglia è sufficiente ad escludere l’applicabilità del regime forfettario, indipendentemente dall’imponibilità dei citati redditi.