INL: le indicazioni connesse al c.d. “Decreto flussi”
di Redazione Scarica in PDFL’INL, con nota 21 marzo 2023, n. 2066, fornisce le prime indicazioni operative e procedurali connesse alle richieste di flussi in ingresso, successivamente alla pubblicazione del D.L. 20/2023, con il quale sono state previste le quote massime per il triennio 2023 – 2025 ai fini del lavoro subordinato, anche stagionale, ed autonomo.
La nota dell’Ispettorato passa in rassegna la normativa attualmente prevista, e così facendo mette in evidenza quelli che sono gli adempimenti annessi.
Larga parte della nota ruota intorno all’asseverazione da produrre dal professionista/intermediario abilitato e delegato ai fini della certificazione della sussistenza dei requisiti reddituali e di fatturato (che in ipotesi di realtà aziendali di nuova costituzione si ritiene assolta mediante la produzione dei dati prospettici), nonché al rispetto delle norme in materia di contrattazione collettiva.
Viene, poi, ripreso ed esplicitato il meccanismo di rilascio del nulla osta che si realizza una volta decorso il termine di 60 giorni dalla presentazione della richiesta senza che siamo emersi rilievi in merito a questioni ed elementi ostativi dal parte della Questura.
Laddove tali elementi dovessero emergere successivamente, anche nell’ambito delle verifiche a campione effettuate dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ciò determinerà la revoca del nulla osta, nonché del permesso di soggiorno, ma nelle more viene precisato che il citato nulla osta consente in ogni caso lo svolgimento dell’attività lavorativa.