27 Marzo 2023

Inps: comunicazione dello svolgimento dei lavori faticosi ai fini pensionistici

di Redazione Scarica in PDF

L’Inps, con Messaggio 21 marzo 2023, n. 1100, fornisce le indicazioni utili ai fini della comunicazione da rendere da parte di coloro che svolgono lavori usuranti e che in relazione a tale situazione maturano requisiti agevolati ai fini dell’accesso a pensione.

Si tratta, in linea generale, dell’adempimento introdotto dal D.Lgs. 67/2011, così come modificato dalla L. 232/2016, che nel caso specifico dell’anno 2023 si concretizza nell’onere da parte degli interessati – coloro che maturano il diritto a pensione nel corso dell’anno 2024 – di inviare richiesta entro il 1° maggio 2023.

Il citato messaggio precisa quali sono le soglie che danno diritto di accesso al trattamento pensionistico, distinguendo per età anagrafica, anzianità contributiva, tipologia di lavoro usurante dichiarato e modalità (subordinata o autonoma) di esecuzione della prestazione.

In questo senso, per i lavoratori addetti a mansioni particolarmente usuranti, ivi compresi coloro che sono adibiti alla c.d. linea a catena, così come ai conducenti di autoveicoli adibiti al servizio pubblico collettivi:

  • per il lavoro dipendente i requisiti congiuntamente da appurare sono i 35 anni di anzianità contributiva, un’età anagrafica almeno pari a 61 anni e 7 mesi, ed in ogni caso il rispetto della quota 97,6;
  • per il lavoro autonomo i requisiti congiuntamente da appurare sono i 35 anni di anzianità contributiva, un’età anagrafica almeno pari a 62 anni e 7 mesi, ed in ogni caso il rispetto della quota 98,6

Per i lavoratori notturni, invece, la distinzione viene fatta a seconda delle giornate di lavoro svolte nella citata fascia, per cui sono previste tre fasce:

  • coloro che svolgono un numero di giornate di lavoro notturno superiore a 78 nell’anno;
  • coloro che svolgono un numero di giornate di lavoro notturno comprese tra le 72 e le 77;
  • coloro che svolgono un numero di giornate di lavoro notturno comprese tra le 64 e le 71.

Da ultimo, il messaggio cita le modalità di comunicazione previste da parte dell’Istituto a risposta delle richieste avanzate, e lo spostamento dell’accesso a pensione a fronte di domande inviate tardivamente rispetto al termine del 1° maggio 2023.

Il Consulente del Lavoro 4.0