28 Ottobre 2020

Decreto Ristori approvato dal Consiglio dei Ministri

di Redazione

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 69 del 27 ottobre 2020, ha approvato un D.L. che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.

Le principali misure introdotte prevedono:

  • contributi a fondo perduto per le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni, comprese le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato). L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio;
  • proroga della cassa integrazione: vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cigo, Cigd e assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni;
  • esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (escluso il settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. L’esonero, determinato in base alla perdita di fatturato, è pari: al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%; al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%;
  • misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo: sono previste un’indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo e la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo;
  • fondi di sostegno pari complessivamente a 1 miliardo di euro per alcuni dei settori più colpiti: agenzie di viaggio e tour operator; editoria, fiere e congressi; settore alberghiero e termale; export e fiere internazionali;
  • reddito di emergenza: a tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate 2 mensilità del Reddito di emergenza;
  • indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti Cura Italia e Rilancio;
  • sostegno allo sport dilettantistico tramite l’istituzione di un apposito Fondo, le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport;
  • contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura, pesca e acquacoltura a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019;
  • inoltre, il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre e allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50% e viene cancellata la seconda rata Imu 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le attività delle categorie interessate dalle restrizioni.

 

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